Assofarm, Gizzi su modifiche accordo
L’Aquila – In questi giorni A.S.SO.FARM., l’Associazione delle Farmacie Comunali Italiane, ha comunicato al Ministro per la Salute Renato Balduzzi i propri dubbi circa le modifiche proposte dal Governo a quanto contenuto nell’accordo raggiunto in sede AIFA il 16 ottobre 2012. “Prima di tutto – afferma il presidente di A.S.SO.FARM. l’aquilano Venanzio Gizzi – nell’accordo dello scorso ottobre, pur nell’invarianza della spesa al 30 giugno 2012, era stata fissata per la nuova remunerazione del farmacista una quota percentuale sul prezzo del farmaco ridotta al minimo, proprio allo scopo sia di armonizzare la professione del farmacista con le altre professioni sanitarie che ricevono un onorario per la propria prestazione indipendentemente dal valore economico della stessa, sia di “scoraggiare” i farmacisti ad aumentare il volume degli acquisti da parte dei pazienti. Se ora la nuova proposta sovverte drasticamente quell’impostazione, e tenendo conto dell’andamento dei prezzi dei farmaci, si otterrebbe un significativo calo dei volumi remunerativi, e conseguentemente si acuirebbe il già grave fenomeno della perdita di redditività delle farmacie italiane”.
In secondo luogo, nell’opinione delle Farmacie Comunali, tale modifica dei rapporti tra quota fissa e quota variabile della remunerazione farebbe si che le ASL non avrebbero più una forte convenienza a dismettere la distribuzione per conto e quasi certamente la distribuzione diretta dei farmaci, a favore delle farmacie. Tale riforma, secondo nostri studi, avrebbe comportato un risparmio netto di oltre il 50% per le casse pubbliche, cui andrebbero ad aggiungersi altri benefici per il paziente nel caso venisse sostituita la distribuzione diretta con quella garantita dalle farmacie territoriali.
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