Prima neve, blocco A-24, è ora di farla finita – Il sindaco Cialente si appella al prefetto


L’Aquila – CIVILTA’ ITALIANA: “RIPRENDIAMOCI LE AUTOSTRADE” – Prima neve, solita storia: l’autostrada A-24 si chiude, si blocca, e non nel tratto montano prima e dopo il traforo del Gran Sasso, bensì nel tratto tra la Marsica e Carsoli. Come l’anno scorso, come l’anno prima. Agli automobilisti abruzzesi (l’arteria porta in tutte le località della regione, diramandosi verso la Marsica e la Valle Peligna con il tronco A-25) viene inflitto il solito disagio, con l’esibizione di un’inettitudine organizzativa e pratica che è ormai consueta. Prefetti, questori, polizia, Anas, Regione, comuni inerti o impotenti di fronte ad un’evidenza: l’autostrada si blocca immancabilmente. Si minacciano azioni, interventi, atteggiamenti severi, inchieste, ma il risultato è sempre lo stesso: alla prima neve, primo blocco, e non risulta che qualcuno sia stato chiamato a rispondere di quanto è accaduto in passato.
La sola cosa che accade sempre puntuale è l’aumento dei pedaggi, ogni 1 gennaio. Una situazione che racconta alla perfezione come l’Italia sia sempre la stessa, immutabile, gelatinosa. Intoccabile quando sono coinvolti potenti e ricchi concessionari, come in Abruzzo.
Il sindaco Cialente, come abbiamo anticipato ieri sera, ha scritto al prefetto Alecci: “Nella giornata di ieri, in seguito ad una precipitazione nevosa, per ben due volte e per ore, l’autostrada A24 è rimasta chiusa al traffico creando inverosimili disagi agli automobilisti intrappolati, nonché un danno grave sia all’immagine di una città che di fatto resta isolata per 10 cm di neve, sia alla nostra economia, se è vero che questa autostrada è ormai parte di un sistema economico fondato su un rapporto sempre più stretto tra L’Aquila e Roma con centinaia e centinaia di pendolari.
Le chiedo pertanto, di poter approfondire con Autostrada dei Parchi qual è l’effettivo piano neve e come viene attuato, considerando anche l’attenzione che codesta Prefettura mette costantemente in atto per verificare i piani antineve.
Personalmente credo sia incredibile che un tratto di circa 50/70 Km di autostrada a maggior rischio neve, divenga costantemente rischio per automobilisti e mezzi pesanti. Ritengo che da parte della società di gestione si debbano applicare maggiori misure preventive quali spargimento abbondante, ripeto abbondante, di sale e l’impiego di un numero maggiore di mezzi. Le ricordo che il Comune dell’Aquila interviene sulle proprie strade con ben 17 mezzi e 25 uomini organizzati in turni di ben 24 ore.
Lo scorso anno, in occasione dell’abbondante nevicata, le strade della città erano pulite e percorribili mentre l’autostrada è rimasta bloccata per ben tre giorni, isolando di fatto tutta la popolazione. Non mi soffermo oltre sui disagi di quei giorni, figli di una situazione inaccettabile, evitabile e che, spero, non debba più verificarsi.
Sommessamente mi permetto inoltre di sottolineare che in questo tratto di autostrada si paga il più alto pedaggio in Italia. Questa situazione, a mio avviso assolutamente ingiusta e vergognosa, viene giustificata con il fatto che un’autostrada di montagna richiede alti costi di manutenzione e gestione. Ebbene credo che, anche in ragione di quel che paghiamo, abbiamo il diritto di poter contare su un’autostrada sempre perfettamente funzionante anche in caso di copiose nevicate come peraltro era stato garantito per anni dal precedente concessionario che non ha mai chiuso la A24 anche in presenza di proibitive condizioni meteorologiche. Le chiedo pertanto di voler intervenire, affondando definitivamente questa importante problematica”.

Pescara – Scrive il coordinamento di Civiltà Italiana: “Risale solo a pochi giorni fa la polemica degli ormai classici aumenti dei
pedaggi autostradali che accompagnano il capodanno. Aumenti che in Abruzzo
sono sempre più alti della media nazionale perché, secondo la società “Strada
dei Parchi”, la gestione e la manutenzione delle strutture sul territorio
regionale richiede più lavoro e costi più alti, data la conformazione geografica
del territorio. Ebbene, ieri la società concessionaria ha dimostrato ancora una
volta quanto sia scarsa la sua capacità di gestione della viabilità: chiusura della
A24 tra Carsoli e Tagliacozzo per due ore in mattinata e nel pomeriggio sullo
stesso tratto a causa della prima neve. Dai disagi degli automobilisti allo
scaricabarile delle responsabilità: se gli amministratori locali imputano il tutto
alla cattiva gestione della “Strada dei Parchi”, i concessionari si difendono
additando la condotta di guida degli utenti. Per quanto singoli episodi possano
essere stati causati da conducenti poco attenti, il problema è ricorrente e più
generale: neve e gelo non sono mai stati una grossa sorpresa negli inverni
abruzzesi e puntualmente ci si ritrova con autostrade chiuse, con fondo
ghiacciato o coperto di neve. Non rimane che da chiedersi dove vanno a finire i
soldi del pedaggio e provare a immaginare cosa potrebbe combinare la “Strada
dei Parchi” con la sua grande capacità organizzativa se si trovasse a gestire la
rete stradale di Paesi in cui le condizioni climatiche sono ben più rigide rispetto
alle nostre, come Svezia, Danimarca, Finlandia o Norvegia in cui, tra l’altro, le
autostrade sono gratuite. Con questo ultimo episodio di cattiva gestione e,
ricordando ancora che non esiste una viabilità alternativa in Abruzzo, il
movimento Civiltà Italiana chiede nuovamente che venga subito sciolta la
convenzione con la società “Strada dei Parchi” e che le autostrade abruzzesi
vengano declassate a strade extraurbane principali gratuite, alleggerendo i
cittadini abruzzesi dalla odiosa tassa che sono costretti a pagare per muoversi
nella loro regione”.

web: www.civilta-italiana.it
mail: pescara@civilta-italiana.it


17 Gennaio 2013

Categoria : Cronaca
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