…in poche parole


(di Don Luigi Maria Epicoco) “Tutti ti cercano”. E’ il diplomatico rimprovero che i discepoli fanno a Gesù. Ma le folle lo cercano perchè gli hanno visto compiere miracoli. La gente vuole spettacolo. La fede però non è innanzitutto miracolo, ma accoglienza di un Regno che viene nell’umiltà della nostra quotidianità. E dopo duemila anni noi siamo rimasti uguali. Se lacrima una statua folle oceaniche accorrono. Se Gesù diventa carne e sangue nell’Eucarestia le chiese rimangono mezze vuote perchè il massimo nel segno è l’umiltà del pane e il profumo del vino. Eppure durante la messa Egli torna ad abitare in mezzo a noi. La Sua presenza è reale, non semplicemente simbolica. Eppure nessuno o quasi ci fa più caso. Questo è il motivo per cui nel Vangelo di oggi Gesù scappa via da lì. L’essenziale non è lo spettacolo, ma la realtà. Il cristiano è uno che sa vedere Dio nella realtà e non uno che cerca la spettacolarizzazione della fede. E se qualche segno Dio ci dona è solo perchè possiamo tornare a guardare diversamente la realtà e non a creare una dipendenza da questi segni. (Tracce di Parola 16.1.13) luigimariaepicoco@gmail.com


16 Gennaio 2013

Categoria : Cultura
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