Condanna sito on line, OdG e UNCI solidali


L’Aquila – Per la seconda volta lo stesso Tribunale, quello di Ortona, con due sentenze di due giudici diversi, nello spazio di poco meno di un anno, ha condannato la stesso testata on line, primadanoi.it, per aver conservato una notizia di cronaca nel suo archivio elettronico. Per la seconda volta l’ Ordine dei giornalisti d’ Abruzzo, nell’ esprimere solidarieta’ non formale ai colleghi della testata, ribadisce – si legge in una nota – il concetto che in assenza di norme di legge sul diritto all’ oblio nel mondo di Internet, il vuoto legislativo non puo’ essere colmato da una giurisprudenza territoriale che finora non ha trovato riscontri di sorta a livello nazionale. Se anche primadanoi.it avesse tolto la notizia il giorno successivo alla sua pubblicazione i motori di ricerca l’ avrebbero indicizzata ed oggi sarebbe comunque nella disponibilita’ dei fruitori della rete. Se anche primadanoi.it avesse accolto immediatamente la richiesta degli interessati ad oscurare la notizia dal proprio sito essa sarebbe comunque rintracciabile in rete nei siti di altre decine di organi di informazione. Come si comporterebbe il tribunale di Ortona di fronte agli archivi elettronici che, a pagamento, consentono di accedere alle notizie di decenni addietro? Il diritto dei cittadini ad essere informati sui fatti della vita – rileva l’Ordine – e’ un valore universale indiscutibile, come lo e’ quello del dovere dei giornalisti a non nascondere le notizie in loro possesso. Nel caso specifico tale diritto-dovere non e’ neppure mitigato dal vulnus alla persona o alla riservatezza del dato sensibile poiche’ si e’ trattato di un fatto di cronaca nera che attiene al piu’ generale interesse pubblico. Siamo, dunque, in presenza, di una sentenza, reiterata, che colpisce con una certa ostinazione un mezzo di informazione che sta svolgendo correttamente la sua funzione pubblica.
L’UNCI Abruzzo esprime solidarieta’ ai colleghi della redazione del quotidiano on-line “PrimaDaNoi.it” per la sentenza del giudice di Ortona, che condanna la testata al pagamento di circa 17.000 euro per violazione della privacy per aver mantenuto nell’archivio digitale una notizia riguardante una vicenda di cronaca a distanza di diversi anni dai fatti. La sentenza del giudice, secondo il quale “il persistere del trattamento dei dati personali ha determinato una lesione del diritto dei ricorrenti alla riservatezza e alla reputazione”, stabilisce la preminenza della privacy sul diritto dei cittadini ad essere informati, anche in caso di vicende gia’ note. Il provvedimento – si tratta della seconda sentenza analoga emessa dal Tribunale di Ortona nei confronti di PrimaDaNoi.it – pone una grave limitazione all’esercizio del diritto di cronaca e interrogativi sulla mancanza di una normativa completa sul giornalismo on-line. La redazione del quotidiano ha proclamato uno sciopero a tempo indeterminato e sottolinea come il rischio chiusura sia “piu’ che concreto”. L’auspicio – dice l’Unci – e’ che PrimaDaNoi.it possa continuare quotidianamente a garantire la sua presenza come voce libera dell’informazione abruzzese.
(Ndr) – Il nostro giornale InAbruzzo.com si unisce a coloro che hanno espresso solidarietà ai colleghi di PrimaDaNoi.it, dichiarandosi vicino alla testata teatina.


16 Gennaio 2013

Categoria : Cronaca
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