Guerra IdV, Mancini contro De Santis
L’Aquila – Non c’è solo il tremendo pasticcio delle bollette pazze, infuria anche la battaglia sulla Tarsu. E gli aquilani assistono attoniti e bersagliati da tutte le parti. La guerrra infatti divampa in Comune, persino dentro i partiti. Si scontrano nell’IdV De Santis e Mancini, e l’immagine politica che il palazzo dà alla città, in un momento difficile come l’attuale, non appare incoraggiante. Scrive Angelo Mancini (L’Aquila oggi-Idv): “Il pasticcio delle “cartelle pazze” Tarsu non è stato ancora risolto: la speranza dell’assessore De Santis di salvare la faccia è legata alla richiesta dell’ennesimo parere (il terzo) che l’amministrazione comunale ha formulato al ministero competente. Nel frattempo l’assessore al Bilancio, a corto di altri argomenti, tira in ballo il dirigente del settore finanziario tentando di scaricare su di lui responsabilità della decisione di emettere le cartelle Tarsu.
“Mi prendo una responsabilità che non è mia, tuttavia l’invio delle cartelle non è una mia prerogativa: la mia competenza (?) politica finisce in Consiglio” così ha dichiarato qualche giorno fa il De Santis.
Affermazione roboante ma priva di qualsiasi contenuto. È evidente che la responsabilità è tutta politica: la materia dei tributi e delle tasse e delle modalità di applicazione delle stesse è infatti riservata alla Giunta comunale, che delibera su proposta dell’assessore al Bilancio. Da ciò consegue che l’assessore al Bilancio dovrebbe, uso il condizionale perché i fatti dimostrano il contrario, conoscere almeno gli atti che il suo ufficio propone alla Giunta.
Il dirigente è chiamato solo a dare esecuzione al deliberato di Giunta. E così il De Santis (che è sapientemente sfuggito al confronto elettorale ma ne ha saputo raccogliere a pieno i frutti da altri faticosamente prodotti) tenta di risolvere la spinosa vicenda nella quale si è maldestramente cavato e, dalla quale, non riesce a venire fuori parlando di duelli. In realtà il mio intervento era diretto solo a segnalare la gravità del problema Tarsu ed a proporre soluzioni che l’amministrazione sembra incapace di individuare. Quanto al “duello” che il De Santis vorrebbe tra me e mio fratello, voglio tranquillizzarlo sulla saldezza del legame familiare che per noi costituisce un valore imprescindibile, valore che forse lui ignora”.
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