Di Santo, localizzato il cellulare
Chieti – Un cellulare, come sempre avviene ormai in tutte le indagini, è l’ultima pista. Sarebbe stato localizzato nella zona di Chieti Scalo e sarebbe quello di Roberto Di Santo, foto, l’uomo di 58 anni di Roccamontepiano cercato dallo scorso 8 gennaio e ormai battezzato dai media bombarolo. Anche se i suoi ordigni esplosivi sono, al momento, dannosi, ma dimostrativi: nessuno si è fatto male o è rimasto ferito negli incendi attribuiti all’artigiano (a Villanova e nell’edificio del tribunale di Chieti), o con gli ordigni congegnati e assemblati con l’uso di inneschi e micidiali bombole di gas liquido.
Il cellulare sarebbe stato localizzato, ma è difficile credere che si trovi addosso al Di Santo. Più probabile che se ne sia disfatto o che lo abbia perduto mentre era ancora acceso. L’uomo, che è intelligente e molto esperto, preparato tecnologicamente, dotato di grande abilità manuale, certo sapeva che un cellulare può essere facilmente localizzato. Ciò che suscita dubbi e perplessità è invece il camper nel quale Di Santo dovrebbe essersi rifugiato per muoversi a suo piacimento. Un mezzo ingombrante, bianco e verde, ricavato da un vecchio modello di furgone: strano che non si trovi.
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