Di Pietro su Borsellino e il Lodo Alfano
Vasto – Di fuoco, quanto meno, la giornata conclusiva della manifestazione nazionale di Italia dei Valori a palazzo D’Avalos di Vasto. Di fuoco, ma anche di commozione e riflessione. Tanti i temi trattati. Un momento assai intenso i presenti hanno vissuto durante l’intervento del fratello del magistrato Borsellino, ucciso a Palermo dopo Falcone. Secondo Borsellino, suo fratello, giudice coraggioso che sapeva perfettamente di correre enormi rischi ma non si sognava neppure di fermarsi, aveva un’agenda rossa sulla quale appuntava i risultati più importanti delle sue indagini sull’assassinio dell’amico e collega Falcone. In quell’agenda aveva cominciato ad appuntare i nomi dei mandanti, quando fu ucciso e l’agenda scomparve senza mai più riapparire. Tra i mandati, sicuramente nomi eccellenti, sui quali solo oggi qualche magistrato ferma la sua attenzione, scatenendo, secondo Antonio Di Pietro, reazioni scomposte anche ad altissimo livello. Perchè tanto in alto si preoccupano, si chiede e chiede senza mezzi termini Di Pietro? Sul cosiddetto Lodo Alfano, Di Pietro si augura che la Corte costituzionale dia un verdetto giusto, e ricorda – parole sue – che vi sono state cene con partecipazioni importanti, confidenziali, durante le quali l’argomento è stato sicuramente trattato. E’ impossibile, dice il fondatore di IdV, che in Italia si stabilisca che “la legge è uguale per tutti, meno quattro persone, anzi meno una sola…”.
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