Lettera aperta alla città dell’Aquila del consigliere Vittorini
L’Aquila – Pubblichiamo la lettera aperta alla città del consigliere comunale Vincenzo Vittorini scritta a seguito del consiglio comunale sulla sicurezza e sul lavoro, di alcuni giorni fa, passato pressoché sotto silenzio mediatico e senza delibere di una qualsiasi specie adottate dallo stesso consiglio comunale, nonostante la rilevanza degli argomenti per una città senza identità e da ricostruire dalle fondamenta.
“Il 10 gennaio 2013 poteva e doveva essere una giornata importante per la nostra città. Invece no, assolutamente no !!
Non è stato così.
Ci sono stati due Consigli Comunali aperti, chiesti dai due movimenti civici: L’Aquila che Vogliamo e Appello per L’Aquila e controfirmati da altri consiglieri comunali.
In quello del mattino sull’Emergenza Lavoro, voluto da Appello per L’Aquila, dopo aver ascoltato le Parti Sociali abbiamo assistito ad un soliloquio del Sindaco che in un oceano di << io, io io >> ha concluso che il problema del lavoro a L’Aquila non esiste e nel caso esistesse lui e solo lui aveva le soluzioni.
A nulla è valso battersi per far approvare un Ordine del Giorno che impegnasse l’Amministrazione Comunale: è mancato il numero legale.
In quello del pomeriggio, sulla Sicurezza, voluto da L’Aquila che Vogliamo e inspiegabilmente chiuso alla città, che di fatto non è potuta intervenire, abbiamo assistito alla goffagine dell’assessore Riga (ha asserito di essere assessore alla protezione civile da 8 mesi, dimenticando il primo mandato) e del Sindaco per i quali non esiste una problematica inerente la sicurezza di tutti. Tutto ciò in un’aula dove solo pochi consiglieri hanno preso la parola ed alcuni anche con velate minacce.
In un’aula in cui si percepiva, sia al mattino che soprattutto al pomeriggio, il fastidio della “politichetta” che doveva occuparsi di due problematiche serie in un momento in cui tutti, ma proprio tutti, stanno pensando alle prossime elezioni.
E così banchi vuoti nell’esecutivo e negli scranni dei consiglieri sia di minoranza che di maggioranza.
Tutti a pensare a proporsi per andare a ricoprire una sedia a Roma ma solo per loro stessi e non per affrontare i problemi veri della nostra città. Altrimenti in un giorno in cui, quasi a sfregio, sono stati inseriti due Consigli per affrontare due problematiche che avrebbero occupato una intera giornata, sarebbero stati tutti presenti rimandando al giorno successivo i viaggi della speranza a Roma per accaparrarsi un posto al sole per loro stessi, solo per poter dire di aver completato la “carriera politica”.
E’ uno schifo !!
Nei due Consigli si dovevano dare soluzione ai problemi della città e dei cittadini.
Tutto invano!!
Alla fine è come se non fossero stati svolti.
Ai cittadini, come al solito, è stato dato solo il contentino.
Il Sindaco e l’esecutivo, chiusi nella propria autoreferenzialità, incapaci di raccogliere i suggerimenti ed in un orgasmo di dittatura del pensiero, hanno affermato << è tutto ok >> .
Una maggioranza asservita, tranne qualche rarissimo caso; una minoranza ingabbiata dai giochi della politichetta tranne qualche caso.
Questa città non si risolleverà mai se non si comprende che c’è bisogno di uno scatto di orgoglio. Speriamo che non sia troppo tardi.
Siamo tutti in balia di questi “signorotti medievali”, di questi “feudatari” che considerano tutti sudditi da schiacciare.
La delusione è forte !
Sembrava di parlare al vento, sbeffeggiati dai più che vedono nella veemenza della battaglia politica la pazzia legata a quanto mi è successo.
Meschini, non hanno capito nulla !
Una città imbavagliata e chiusa in se stessa, non capisce che o si riparte dai valori portati in Consiglio in questa occasione o è finita per sempre.
Dava fastidio l’intervento sulla Sicurezza del sottoscritto che non poteva durare solo 5 minuti, tanto per sbrigare la pratica. Su questi argomenti ci sono anni di studio per dare risposte concrete alla città.
Dopo 4 anni dal sisma, questa è stata la prima occasione per parlare di Sicurezza in Consiglio Comunale: il tutto andava fatto in pochi minuti?
La discussione doveva essere senza limiti di tempo. Ma non interessava a nessuno!!!!
La Stampa assente, tranne qualche raro caso. I giornali del giorno successivo hanno riportato solo qualcosa a tratti, dimostrando che non hanno capito nulla e che non faranno capire nulla a chi li avrà letti.
Sul web nella massima parte oscuramento. Così si disinforma la città.
E’ uno schifo !!
Poi di corsa tutti a casa, lasciando fuori i problemi veri della città.
Badate bene noi tutti siamo li in Comune per rappresentare i cittadini e lavorare per i cittadini, senza chiedere nulla in cambio.
Pochi, pochissimi fanno questo in Comune e cio è avvilente.
Mi batterò ancora.
Spero che la città si svegli.” Vincenzo Vittorini
Non c'è ancora nessun commento.