Candidati, sapete di disoccupati e precari?
I candidati alle elezioni (Lolli, Pezzopane, Piccone, Pelino, De Matteis e così via) sanno che si stanno aggravando, anzi stanno precipitando drammaticamente, alcune situazioni di lavoro esiziali a L’Aquila e in provincia? Pare di no, perchè nessuno di loro ha ritenuto finora di parlarne. Le situazioni esiziali gliele ricordiamo noi: Micron, Coca Cola di Oricola, Technolabs, precari Provincia, e chi ne ha più ne aggiunga. Persino 100 della Carispaq a rischio: mai accaduto.
Senza populismo e demagogia, diciamo che chi si candida alle elezioni dovrebbe sapere che il problema numero uno è il lavoro. Per di più, in una città stesa come L’Aquila, c’è il probema bollette che imperversa in queste ore, ultima neghittosità micidiale. In molte famiglie sono piovute esazioni di pagamenti, e sono le stesse famiglie colpite da disoccupazione, occupazione a tempo scadente, o part time, precariato. L’olio bollente sulle piaghe. Direte: mica i candidati hanno il pulsante magico per risolvere, specie le vertenze con i privati. No, ma hanno però il dovere di scendere nei problemi, dare il loro contributo, elargire l’impegno e la dedizione di cui sono capaci. Che risulti, al momento, tale impegno è pari a zero. Tacciono.
Si propongono in vistose pubblicità elettorali, nient’altro. Per avere fiducia dalla gente, debbono darne, debbono mostrarsi, adoperarsi, schierarsi. Non rimanere muti, o bucinare nelle orecchie compiacenti. Siamo certi che lo vogliano fare, ma finora non lo hanno fatto, e il temporale si addensa in cieli cupi, punta a diventare tsunami e tempesta perfetta. Candidati, siateci, scendete accanto a chi ha problemi pressanti, incalzanti, capaci di devastare vite e famiglie. E’ il primo compito che vi si chiede, altrimenti state a casa. E magari cercate un lavoro. Come quelli ai quali chiederete il voto. Lo avrete?
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