Cialente: “Si scusi lei, cittadina”


L’Aquila – Scrive il sindaco Massimo Cialente: “Ho letto una lettera, particolarmente aggressiva, di una cittadina, peraltro un’educatrice, che chiede le mie scuse e che mi disconosce come sindaco, insieme con l’intera giunta, chiedendo che siano presi provvedimenti nei confronti di un dipendente comunale che l’avrebbe “ disturbata sottraendole tempo prezioso”, nonché dei dirigenti e funzionari che le avrebbero inviato il bollettino TARSU ad un indirizzo sbagliato.
Nella lettera, integralmente riportata su alcune testate giornalistiche, la signora ricostruisce la sua storia. Il 3 ottobre 2009 entrava in un alloggio del progetto Case di Cese. Il 1febbraio 2011, poiché il suo alloggio era stato classificato B, passava in autonoma sistemazione. Infine dal primo ottobre 2012, rientrava in posizione di comodato gratuito in un alloggio nel quartiere di Pettino. La signora conclude la sua lettera con le seguenti parole: “Vergogna, rivolgo un j’accuse al vostro operato che lede i buoni cittadini, dimostrando solo un’incapacità di coordinamento e di gestione. Attendo le sue scuse, sperando che qualche suo funzionario riesca a trovare il mio indirizzo sul computer”.
Alla professoressa Stefania Di Carlo, rappresento quanto segue. A seguito della riconsegna dell’alloggio del progetto CASE, avvenuta il 1/2/2011, la signora Di Carlo, era tenuta, ai sensi della vigente normativa ( art.70 d.leg. 507/93 e ss.mm.ii ) a produrre apposita denuncia di variazione entro e non oltre il 20/01/2012, ai fini dell’iscrizione al ruolo. Tale adempimento non risulta essere stato assolto. Di conseguenza, l’Ufficio, non ha potuto procedere ad alcuna variazione rispetto alla lista di carico emessa per l’anno 2011. Ricordo, tra l’altro, che nel febbraio 2011, a tutti i cittadini chiedemmo il sacrificio di presentare l’aggiornamento della variazione di alloggio in seguito alle variazioni susseguenti al sisma. Da notizie fornite in data odierna dal Sed ( servizio elaborazione dati), la signora Di Carlo, a seguito del censimento del 18/91/2012, risulta effettivamente aggregata al nucleo familiare paterno con abitazione in locazione sita in Pettino.
Ma, ancora oggi, la stessa signora Di Carlo non presenta la variazione dichiarata ai fini TARSU, come hanno fatto e fanno tutti i cittadini. Non mi permetto quindi, di affermare che disconosco la Professoressa come cittadina; cercherò tuttavia di capire se la stessa potrà evitare la prevista multa pari al 200 per cento della tassa come previsto dal decreto legislativo su richiamato. Attendo da parte sua, essendo tra l’altro un’educatrice, che presenti le sue scuse almeno all’ufficio TARSU, nonché al dipendente che è stato costretta a chiamarla. Una riflessione finale: capita spesso che i cittadini, pure per propria mancanza, assumano un atteggiamento particolarmente aggressivo nei confronti dell’Amministrazione Comunale e quindi dell’intera comunità, non considerando che il Comune, in condizioni difficili, sta cercando ogni giorno di tutelare ed assistere i cittadini ai quali, però, in cambio chiede un minimo di collaborazione, cominciando dal rispetto delle leggi e dei regolamenti. Cosa che non può fare, al posto loro, l’Amministrazione Comunale”.


14 Gennaio 2013

Categoria : Cronaca
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