Bollette, il bombardamento a tappeto
L’Aquila – INIZIATIVA DI VERINI E MANCINI – I cacciabombardieri con lo stemma del Comune lanciano bombe (poco intelligenti…) sulla popolazione delle new towns, sui cittadini inermi che abitano nei quartieri del doposisma. Colpiti da bollette da 3.000 euro, che cadono come bombe dagli aerei in attacco. In migliaia di famiglie esplode il problema di dover pagare somme elevate, sia pure in rate, ma piuttosto pesanti. E’ il panico, ma anche la rabbia.
I consiglieri comunali Enrico Verini (Futuro e Libertà) e Angelo Mancini (L’Aquila Oggi – Idv) hanno presentato un ordine del giorno riguardante la vicenda dei pagamenti richiesti dal Comune agli assegnatari dei Progetti Case e Map. “Premesso che agli occupanti del progetto Case e Map – recita il documento – sono pervenute bollette per consumi di acqua, luce e gas, relative a consumi effettivi fino ad oggi, indifferenziate nelle singole voci e con proposte di rateizzazione spalmabile nei prossimi 18 mesi e, che tali somme sono ingenti, spesso oltre le possibilità economiche dei destinatari, con questo documento – propongono i consiglieri – il Consiglio comunale impegna il sindaco affichè i contratti con i gestori e gli erogatori di tali servizi prevedano la possibilità di pagare il regresso, dilazionando quanto dovuto in 36 mesi, fermo restando l’accertamento puntuale ed individuale, delle somme corrispondenti agli effettivi consumi dovute dalla cittadinanza”.
Questo il comunicato, a dire il vero non molto chiaro, con cui viene resa nota l’iniziativa politica.
Tutti sapevano che prima o poi il problema sarebbe “esploso”, dopo anni di inerzia sul problema. A molti pare che le cose si sarebbero dovute organizzare meglio, con rateazioni molto meno pesanti e un meccanismo più semplice ed efficace. Il Comune ha ricevuto le case e il compito di gestire una nuova grande realtà cittadina. Come sempre, si dimostra impreparato e approssimativo e non trova altro da fare che sparare bollette pesantissime. L’ennesimo esempio di inadeguatezza assoluta di fronte ad una città che, in questo modo, non si risolleverà, ma diventerà sempre meno vivibile e accettabile.
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