UDC che bolle, Menna il più irrequieto
Pescara – (di Stefano Leone) – INTERVISTA A NICO LIBERATI – (Foto: sopra Liberati, sotto Menna e Verì) – Come già ampiamente riferito da “inAbruzzo.com” ieri e nella notte, la scelta di Giorgio De Matteis (che tuttavia nessuno ha ufficializzato o comunicato o confermato, per ora solo voci) e di Nicolatta Verì ha fatto scatenare la reazione di componenti regionali dell’UdC. Il più irrequieto appare il Capo gruppo UdC in regione Menna che ieri ha fatto dichiarazioni sibilline nei confronti dei vertici nazionali del partito. Lo stesso Menna pare avesse annunciato le dimissioni del Commissario regionale Dionisi il quale, stamane ha personalmente smentito. A questo punto, si ravvisa una spaccatura in seno agli organi provinciali del partito in Abruzzo: Pescara, L’Auila e Teramo in linea con Roma, Chieti che si agita moltissimo arrivando, sempre per voce di Menna, a dichiarare un palese disimpegno nell’imminente campagna elettorale. Abbiamo ascoltato, sulla questione, il Vice Segretario provinciale di Pescara Nico Liberati:
- Liberati, dunque, si ravvisa una frizione piuttosto evidente in seno all’UdC?
“Tengo subito a sottolineare, e in grassetto, che Pescara è assolutamente in linea con le decisioni prese in sede di vertice del nostro partito. Aggiungo che, a seguito anche del vertice con gli altri organi provinciali abruzzesi avutosi ieri sera a Pescara, anche L’Aquila e Teramo sono assolutamente sulla stessa lunghezza d’onda”.
- Queste dichiarazioni sibilline del Capo gruppo in regione Menna, allora, da dove prendono spunto? Pare lui contesti totalmente le candidature alla Camera e Senato di De Matteis e Verì?
“Menna parla per se; ciò che dice e che ha detto fin’ora rispecchia solo le sue idee e i suoi pareri, non certo gli intendimenti e gli orientamenti dell’UdC. Perché invece di porsi in questo modo non si è messo nelle mani del partito per le candidature. D’altronde le investiture, come è notorio all’interno dell’UdC e dei suoi elettori, non avvengono in base a considerazioni astratte o cervellotiche. Le candidature devono rispecchiare il lavoro svolto sul territorio, la radicalizzazione del candidato nell’impegno verso cittadini e territorio stesso. Menna dice cose a titolo personale e, così facendo denota di concepire politiche non adeguate ai tempi”.
- Di Giuseppantonio, dimissionario in Provincia per poter partecipare alla competizione, appare meno agguerrito di Menna, perché?
“Perché Di Giuseppantonio è persona di grande responsabilità e intuizione; lui percepisce il “modus operandi” di una politica moderna e operativamente efficace. Peraltro, anche durante il suo compito istituzionale in Provincia, ha sempre denotato atteggiamenti comportamentali misurati e ponderati”.
- Perché tanta acredine nei confronti di Nicoletta Verì che pure ha un’esperienza e competenza ormai acclarata?
“Perché spesso gli atteggiamenti, appunto, sono dettati da personalismi e non da ragionamenti costruttivi”.
- Lei ha twittato testualmente che (“Con Monti Senato: ottima lista per l’Abruzzo migliore riconoscimento per gli Abruzzesi. Insieme facciamo centro! Capolista: Nicoletta VERI’!), sulla stessa posizione sono i provinciali di L’Aquila e Teramo, dunque?
“Assolutamente si. Nicoletta Verì è persona competente e vicina sia alle problematiche del territorio sia a quelle dei cittadini. E’ persona condivisa e per bene e questo è fondamentale”.
- Si è parlato anche delle dimissioni del Commissario regionale UdC Armando Dionisi
“Anche questa notizia è da attribuire a Menna; per quanto mi consta, proprio questa mattina l’On. Dionisi ha smentito questa azione; personalmente, come Vice Segretario provinciale di Pescara plaudo all’azione svolta dall’On. Dionisi, azione di assoluto pregio politico e gestionale”.
Vedremo l’evolversi della situazione in questi giorni, una cosa è certa: inevitabili malumori andranno a sposarsi con malcelate, ma anche evidenti, soddisfazioni in un altanenarsi di due facce di una sola medaglia. La medaglia di chi riuscirà ad avere maggiore visibilità in una contesa mai come questa volta caotica, confusionaria, frammentata e dispersiva per gli elettori. Ma che non sia stato creato ad arte!
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