UDC, dirigenti e vertici autosospesi
Pescara – (ore 0,02) – Va a finire male la polemica in seno all’UDC, dopo le voci circa una candidatura da capolista assegnata a Giorgio de Matteis, peraltro non comunicata ancora ufficialmente. Ma la reazione c’è ugualmente, e si è concretizzata in un documento. I Comitati provinciali Udc di Chieti, L’Aquila, Pescara e Teramo, i Sindaci, gli Amministratori provinciali, Comunali e degli Enti pubblici locali, riuniti in assemblea plenaria a Pescara, oggi 13 gennaio 2013 hanno diffuso stasera una nota in cui dichiarano di autosospendersi. “Premesso che – scrivono – l’individuazione dei candidati UDC alla Camera e al Senato nella circoscrizione abruzzese, così come trapelato dagli organi di stampa in quanto non ancora comunicata ad oggi ufficialmente dagli Organi nazionali del Partito, non è stata assolutamemte rispettosa delle indicazioni date dai Comitati e dalle Direzioni provinciali; tale scelta si pone in netta contraddizione con la volontà manifestata dal leader nazionale dell’UDC Pier Ferdinando Casini di reintrodurre le preferenze, criterio questo dall’Udc abruzzese sempre sostenuto, proprio al fine di ripristinare il corretto rapporto democratico tra gli eletti e gli elettori; che i capolista alla Camera e al Senato, così come indicati dagli organi di stampa, sono a tutt’oggi espressioni di altri Partiti tutt’ora in Maggioranza nel Consiglio Regionale Abruzzo;
che aderendo alla tesi del leader nazionale Pier Ferdinando Casini, non siamo disponibili ad accettare e perorare la causa politica degli opportunisti dell’ultima ora.
Decidono di autosospendersi, con riserva di assumere ulteriori iniziative politiche, qualora il Segretario nazionale on. Lorenzo Cesa, il Presidente nazionale del Partito on. Rocco Buttiglione non dovessero convocare, ad horas e per le ragioni innanzi indicate, gli Organismi di Partito al fine di fornire chiarimenti e motivazioni in ordine alle scelte. E ritengono questo l’ennesimo tradimento dell’Abruzzo da parte dell’on. Casini che si assumerà la responsabilità della mancata elezione dei candidati sia al Senato che alla Camera. Peraltro già cinque anni fa l’on Casini penalizzò l’Abruzzo scegliendo Ferdinando Adornato al posto di Rodolfo De Laurentis”.
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