La questua di S.Antonio de “I caferza”
Giulianova – Il culto di Sant’Antonio Abate, molto radicato in Abruzzo, è particolarmente diffuso nelle zone rurali e nei borghi: il santo eremita ha, infatti, sempre rappresentato una delle figure principali della religiosità popolare. Venerato come protettore degli animali, viene invocato per la salute del bestiame domestico e del corpo, specialmente contro il “fuoco di Sant’Antonio”.
Per la cultura contadina la sua festa apre il ciclo dell’anno ed è ancora un giorno fondamentale del calendario, propiziatorio secondo le antiche credenze per le opere da compiere e i lavori da eseguire nelle campagne.
Lo spirito di questa antica festa, che si ricollega alle altre feste abruzzesi, ancora vive, nonostante il passare degli anni, grazie anche all’impegno di gruppi di cultori come quello giuliese de “I CAFERZA”.
Anche per il 2013, infatti, è stata rinnovata da questa sezione della Corale “G. Braga” di Giulianova l’antica consuetudine legata alla Festa di S. Antonio Abate, con la narrazione musicale delle eroiche gesta e virtù del Santo e la distribuzione alle famiglie del “pane benedetto”, memoria evangelica dell’attenzione che il Santo riversava verso gli ultimi, i miseri ed i derelitti, buon auspicio per quanti, uomini e animali, se ne cibano e che conserva simbolicamente – ancor oggi – tutto il senso di solidarietà sociale e vicinanza tipica di quella antica tradizione.
I cantori giuliesi, accompagnati da fisarmonica, zampogna e ddu botte, nonchè tivule e tavule, birricò e cembali, hanno iniziato da domenica 6 gennaio 2013 a visitare, vicoli, piazze, chiese, contrade e borghi abruzzesi per giungere il 17 gennaio, FESTA DI S. ANTONIO ABATE, a Montelapiano, dove, ormai consueti ospiti della locale Amministrazione Comunale, allieteranno i presenti con canti e balli tipici della questua del Santo Eremita.
“Il calendario degli impegni artistici in questo periodo – afferma il Prof. Gaetano Torresi, Patron e Presidente della Corale “G. Braga”, è come al solito impegnativo, ma stimolante” (di seguito è integralmente riportato)
- domenica 13.01: itinerante per le Chiese di Giulianova;
- lunedi 14.01: visita alle campagne delle colline di Mosciano S.Angelo;
- martedi 15.01: in mattinata visita alle Scuole dell’Infanzia di Via Gobelli, Bivio Bellocchio e
Colleranesco e nel pomeriggio questua per le campagne dell’entroterra giuliese;
- mercoledi 16.01: visita all’Azienda Agricola Luciani (da Peppe Lu Sciosce)
- giovedi 17.01: Festa di S. Antonio ore 09.00 auguri alla Città e saluto tradizionale a Radio G
Giulianova; questua itinerante in Piazza Salotto a Pescara; questua a Montelapiano;
- venerdi 18.01: partecipazione al “Raduno dei Santantoniari” a Cermignano;
- sabato 19.01: Festa di Sant’Antonio a Nepezzano
- domenica 20.01: Questua itinerante a Pineto ed Atri, partecipazione al “S. Antonio in Piazza Buozzi”
organizzato dall’Amministrazione Comunale di Giulianova.
Tradizione vuole che i questuanti giungendo in una casa o in un luogo disponibile ad accoglierli, dopo aver cantato alcuni dei più tradizionali brani dedicati al Poverello (“Buonasera a voi Signori”, “E viva S. Andonie”, “Il canto di S. Antonio Abate”, “La buona sera prima vi diamo” “Bonasera, bona ggende”, S. Andonie Arcunzulate”, “S. Andonie de la Rocche”, “S. Antonio di Coma d’Egitto”, “S. Antonio Giglio Giocondo” per citarne alcuni), consegnino un santino ricordo ed una piccola pagnotta di pane.
Prendono parte alla Questua 2013: Gaetano Torresi, Antonio Di Giosafat, Mirko Tarquini, Alfonso D’Emilio, Dante Di Paolo, Alessio Castorani, Giuliano Costantini, Gianni Rosa, Roberto Andrenacci, Fausto Di Giovannantonio, Tommaso Brecciara, Simone Sottanella ed il piccolo Giordano Costantini. I pellegrini questuanti della Corale Braga sono riconoscibili mediante apposito cartellino identificativo e che gli stessi fanno visita solo alle famiglie con le quali hanno preso contatti in precedenza: all’uopo si prega di diffidare di quanti eventualmente, con ignoti fini, si spacciano per gli stessi, avvisando all’occorrenza le autorità competenti.
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