Ville Taddei, udienza affollata e rinviata


Barisciano – (Foto: Carlo Taddei, capostipite della famiglia degli imprenditori della Edimo) – Scrive Valter Salvatore: “Il 2012 si è concluso con l’amministrazione di Barisciano, quasi al completo, convocata in tribunale all’Aquila per dare la propria versione sul presunto abuso edilizio rappresentato della costruzione di tre megaville (ndr, di vari esponenti della famiglia imprenditoriale dei Taddei, i padroni della Edimo, poste sotto sequestro dalla magistratura inquirente verso la fine del 2010. Tutta la vicenda nasce da un esposto presentato a settembre del 2010 dal nuovo gruppo di minoranza di Barisciano che, poco dopo l’insediamento, aveva inoltrato al Sindaco una puntuale richiesta d’atti rimasta poi inevasa per ben sette mesi, nonostante i ripetuti e bonari solleciti dei richiedenti.
Nell’esposto, strumento suggerito alla minoranza dall’allora Prefetto interpellato sul caso, si chiedeva alla magistratura di accertare se il fatto non costituisse un’omissione ed un grave danno, oltre che un ingiustificato ostacolo, all’attività di controllo che è ruolo peculiare delle minoranze in consiglio.
L’anomalo, prolungato e caparbio atteggiamento dell’amministrazione di Barisciano nel negare i documenti richiesti dall’opposizione deve aver indotto gli inquirenti ad andare oltre l’accertamento dell’evidente omissione d’atti per appurare se questa non celasse ben altri e più gravi motivi. Ad oltre due anni dagli eventi iniziano ad avvicinarsi al pettine i primi nodi e giungono a conclusione i diversi filoni d’indagine scaturiti da una sana curiosità degli inquirenti ma soprattutto dall’ottuso tentativo dell’amministrazione di ostacolare il lavoro del gruppo di minoranza.
La prima udienza del processo è iniziata alla presenza del gotha forense aquilano nel ruolo di difensori ma dopo poche battute l’udienza è stata sospesa in quanto è emersa l’incompatibilità del Presidente ad occuparsi del caso. Un’eccezione di incompatibilità fatta rilevare irritualmente dal PM, dall’accusa, dato che il nutrito stuolo di avvocati difensori di nulla si era accorto. Udienza rinviata dunque al 6 giugno 2013 e speriamo, nell’interesse degli indagati, che per allora la difesa si sia ripresa dall’abbiocco più che naturale conseguente la stagione invernale.


12 Gennaio 2013

Categoria : Cronaca
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