Il “bombarolo”? Sempre uccel di bosco


Chieti – (Foto: l’uomo ricercato e una delle suggestive immagini che si trovano sul suo sito) – Lo cercano, non lo trovano, eppure dovrebbe usare un camper descritto come di colore bianco e verde. Un mezzo non esattamente celabile con facilità. Roberto Di Santo, che ormai tutti chiamano bombarolo di Roccamontepiano, è evidentemente molto più abile di quanto tutti potessero sospettare. Non solo, al momento, è sparito, ma è anche riuscito ad arrivare nei pressi del palazzo di giustizia di Chieti, eludendo gli obiettivi (forse non sollocati molto bene…) delle telecamere di sorveglianza. Ed ha dato fuoco ad una vecchia auto, carbonizzando un portone e rovinando vistosamente l’esterno dell’edificio, i cui soffitti, sotto il porticato antistante, appaiono neri. Il fuoco ha lasciato le sue tracce. Di Santo no, è sparito. Nelle ultime ore le forze dell’ordine dicono di aver esteso la rete dei controlli a mezzo Abruzzo, senza esito. Forse Di Santo è lontano. Lo accusano per un attentato a Villanova e per l’incendio di Chieti. Predilige le bombole di gas gpl, autentiche bombe micidiali.
Di Santo ce l’ha con tutti. Basta leggere il suo sito (www.rodisan.it), sul quale cliccano ormai in mezza Italia. Contiene elucubrazioni fantasiose, profezie, brani di testi sacri, riflessioni su Nostradamus e sulla Bibbia, e chi più ne ha più ne metta. Il bombarolo (che nella vita fa di tutto, idraulica, muratura, falegnameria, carpenteria metallica) possiede una forte fantasia, spazia su mille argomenti, vuol essere profetico e ascetico nel contempo, scrive a Napolitano e ad Obama, cerca evidentemente attenzione su di sè e ce l’ha con il mondo. Preannuncia sciagure e minacce. Insomma, un tipo tutto sommato pericoloso, pensano investigatori e strizzacervelli immancabili in questi casi. Le indagini, che sembrano brancolare classicamente nel buio, riguardano parenti, conoscenti, frequentazioni dello strano individuo, sostanzialmente un solitario e un isolato. Che ha deciso di combattere il mondo piazzando bombe e ordigni qua e là. Un’ultima cosa: l’uomo sembra sia anche un esperto di web e telematica. Il cervello non gli manca, quindi, solo che lo usa in un modo che la società non può accettare. Dunque reagirà e metterà fuori uso il bombarolo. O almeno sta provando a farlo.
Nel frattempo, Di Santo finisce su giornali, tv e telegiornali nazionali. Sicuramente anche questa era una cosa che voleva ottenere.


12 Gennaio 2013

Categoria : Cronaca
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