Santuario del papa alla Ienca, l’inerzia comunale… non è miracolata


L’Aquila – MANCANO VERDE, PARCHEGGIO E PERSINO UN BAGNO – (Foto: in evidenza il santuario, sotto il papa in preghiera a Collemaggio, un’indicazione stradale ad Assergi e la croce sulla cima Woytjla) – C’è un santuario dedicato a Giovanni Paolo II, a San Pietro della Ienca, sul Gran Sasso, raggiunto mediamente ogni giorno da un centinaio di turisti religiosi e non. Se sorgesse in un’altra città, diversa da L’Aquila, sarebbe diventato un luogo di culto e pellegrinaggio – grazie al presidente dell’associazione culturale, Pasquale Corriere – attrezzato e accogliente, dotato di infrastrutture e servizi adeguati per le esigenze di una folla. Un’attrattiva per turismo qualificato, capace di riceverlo e moltiplicarlo.
E’ a L’Aquila, invece, dove per ottenere il minimo di attenzione da parte delle autorità, occorrono attese interminabili, appelli, sollecitazioni.
Indifferente come è caratterialmente e politicamente, l’amministrazione si fa ripregare. Offensivo e incredibile, ma vero. Pasquale Corriere ha scritto al sindaco, all’assessore Moroni, all’assessore De Santis (tra le cui competenze figura il turismo, figuriamoci…), all’assessore all’ambiente Riga, alle autorità religiose. Premette che si tratta di un sollecito “per l’attuazione dei lavori pubblici necessari alla sistemazione, sicurezza e valorizzazione del luogo”. Il luogo è santuario da anni, ma siamo ancora ai solleciti.
“In riferimento alle iniziative programmate da codesta Amministrazione Comunale – scrive Corriere – per la realizzazione dei lavori pubblici necessari alla sicurezza, alla sistemazione ed alla valorizzazione turistica del Borgo di San Pietro della Ienca e del Santuario Diocesano Giovanni Paolo II, considerata la copertura finanziaria per la realizzazione delle opere necessarie alla sistemazione dei parcheggi, alla realizzazione dei servizi igienici pubblici ed all’arredo delle aree verdi, non si comprendono i motivi del ritardo nell’avanzamento procedurale dell’iter amministrativo per l’attuazione di tali progetti che risultano estremamente urgenti per garantire la sicurezza igienico-sanitaria, la sicurezza stradale e la salvaguardia del patrimonio naturale e storico dello specifico ambito territoriale del Gran Sasso.
Con l’occasione si porta a conoscenza delle SS.LL. – continua Corriere – che sono stati ultimati i lavori di realizzazione del depuratore con la conseguente possibilità di allaccio della rete fognante. Facendo seguito alle numerose segnalazioni dello scrivente, unitamente alla comunicazione inoltrata al Comune dal Comandante della Stazione dei Carabinieri di Assergi il 25 luglio 2012 nella qualemanifestava la grave carenza dei servizi igienici con l’invito a provvedere, con la presente, si sollecita la tempestiva ed urgente risoluzione dei predetti problemi. La notevole attenzione e presenza di personalità e dei pellegrini e turisti nel comprensorio in oggettorichiedono una efficace e tempestiva azione da parte di codesta Amministrazione”.
Neppure Giovanni Paolo II è riuscito a modificare il rattristante modus operandi del Comune. Che melanconica storia aquilana, impastata di indifferenza e insensibilità.


11 Gennaio 2013

Categoria : Turismo
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati

    Nessun articolo correlato.