86/mo unificazione con Castellamare


Pescara – (Immagine: Castellamare Adriatico, gloriacartoline.it) – GRAZIE A D’ANNUNZIO E AD ACERBO – “L’unificazione di Pescara e Castellamare ha rappresentato il crocevia per lo sviluppo della nostra citta’, un provvedimento per il quale dobbiamo ringraziare due personalita’, Gabriele D’Annunzio e l’onorevole Giacomo Acerbo”. Lo ha detto il sindaco Luigi Albore Mascia ricordando oggi, 12 gennaio, l’86esimo anniversario dell’Unificazione di Pescara e Castellamare. “Quel momento storico – rileva il primo cittadino – ha dato vita alla crescita del territorio, al suo sviluppo infrastrutturale che rappresenta il nostro bagaglio di esperienza, un bagaglio che ci carica di un’ulteriore responsabilita’ nei confronti della tutela del capoluogo adriatico, delle sue risorse e delle sue potenzialita’”.
“Quella di oggi – ha sottolineato il sindaco Albore Mascia – e’ una data significativa per la storia dello sviluppo della nostra citta’ che sono certo i nostri insegnanti sapranno approfondire con le proprie classi, riscoprendo l’importanza della tutela della nostra storia, innanzitutto quale strumento fondamentale per capire da dove proveniamo e poi perche’ la tutela delle nostre radici storiche puo’ essere importante per le determinazioni future. Pensiamo che L’Aquila e’ stata preferita a Pescara quale capoluogo di regione proprio perche’ venne considerata una ‘citta’ storica’ avendo i castelli, le cattedrali, mentre Pescara era troppo giovane. Parliamo di una ricorrenza che segno’ un momento storico fondamentale per il nostro capoluogo che, a partire dal 12 gennaio 1927, trovo’ nell’unificazione di due Comuni fino ad allora separati, quella forza politica, amministrativa, economica e insieme quella dimensione territoriale che consentirono alla ‘nuova Pescara’ di avviare un significativo processo di sviluppo, limitato, almeno nelle prime fasi, all’aspetto urbanistico-architettonico, ma successivamente propagatosi anche a quello produttivo, culturale, turistico, un percorso di crescita che e’ poi proseguito inarrestabile sino ai giorni nostri. Quel 12 gennaio 1927 ha segnato l’inizio del percorso che porto’ Pescara ad acquisire la dimensione della ‘nuova citta” e a divenire un punto di riferimento per l’intera regione Abruzzo, come peraltro ben profetizzato da Vittorio Emanuele II, per la sua posizione geografica strategica, al centro della direttrice adriatica, per la presenza dell’importante Stazione ferroviaria e dello sbocco sul mare destinato ad accogliere il porto cittadino, per la sua forte vocazione commerciale e per l’intraprendenza e operosita’ della sua classe dirigente. E infatti – ha proseguito il sindaco – sull’onda della forza propulsiva derivante dalla fusione, fu negli anni immediatamente successivi che la citta’ ha assistito alla realizzazione dei due importanti Palazzi che ancora oggi ospitano gli Uffici del Comune e della Provincia, dell’imponente sede delle Poste centrali, della Camera di Commercio, del Liceo Ginnasio e della splendida Cattedrale di San Cetteo, solo per ricordare i piu’ rilevanti esempi della ricchezza architettonica e del fervore di opere pubbliche che hanno caratterizzato quel periodo storico”.


12 Gennaio 2013

Categoria : Storia & Cultura
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