Perrotti su “Con noi e dopo”
L’Aquila – Scrive Adriano Perrotti (foto): “Il progetto della Fondazione CON NOI E DOPO, sembrava essere in dirittura d’arrivo, ma da dopo le elezioni tutto sembra essersi fermato. Il 3 dicembre il consigliere Daniele ha presentato un’interpellanza che riguardava tale fondazione per sapere i motivi ostativi alla sua costituzione e se le donazioni previste per la sua costituzione erano ancora confermate .
A tale interpellanza l’assessore Pezzopane risponde che la Protezione civile erogherà i fondi solo se anche la Caritas li eroga, poi dice che la Caritas erogherà i fondi solo se li eroga la Protezione civile e conclude “è come il gatto che si morde la coda”.
Già dalla scorsa estate, il notaio ha fatto notare che, in difformità di quanto prevede la legge sulle ONLUS, ossia che in caso di scioglimento della Fondazione il patrimonio delle stesse deve essere destinato ad altre ONLUS o a fini di pubblica utilità, il Comune abbia previsto nello statuto che, in caso di scioglimento, il patrimonio della fondazione torni in possesso del Comune stesso. Da allora sono passati molti mesi senza che nessuno abbia deciso il da farsi, la Caritas, che certamente è a favore di quello che prevede la legge, in quanto diversamente, in caso di scioglimento il suo contributo pro Fondazione di € 1.200.000 andrebbe al Comune, ed è ancora in attesa che l’Amministrazione comunale gli faccia sapere le proprie intenzioni.
L’assessore Pezzopane all’interpellanza del consigliere Daniele, risponde che ha incontrato la Fondazione Telecom Italia quest’estate, confondendola con Mediaset Friends e che non ci sono contatti con la Fondazione Carispaq, quando invece il suo presidente Dott. Roberto Marotta, aveva promesso € 10.000.
Inoltre altri € 20.000 sono già disponibili nelle casse del Comune con destinazione vincolata alla Fondazione con noi e dopo, per donazioni ricevute dopo il terremoto, mentre altri € 125.000 sono stati promessi dalla Fondazione Telecom Italia; di tutte queste somme l’assessore ignora completamente l’esistenza in quanto nonostante io abbia cercato ripetutamente di incontrarla per renderla edotta, lei non mi ha dato mai questa opportunità facendomi pervenire un SMS “Non so quando possiamo vederci. Te lo faccio sapere. Per la fondazione sto andando avanti”.
Nella sua replica l’assessore Pezzopane rimprovera anche alla Regione di non aver previsto un emendamento specifico nella legge 41; ma non poteva essere previsto alcun emendamento a favore della Fondazione in quanto la stessa non è stata ancora costituita e sembra lapalissiano che nessuna elargizione può essere prevista a favore di un ente che ancora non esiste.
Riguardo a Mediaset Friends, il cui segretario generale ha incontrato il sindaco e l’assessore Pezzopane 18 maggio scorso, dimostrandosi disponibile a finanziare con circa € 250.000, più una campagna pubblicitaria sulle reti Mediaset la nostra iniziativa, avendo la Fondazione con noi e dopo partecipato e vinto un bando nazionale sul sociale organizzato dalla stessa Mediaset (presentato dal sottoscritto), ha scritto una lettera di sollecito, della quale ho informato il sindaco il 3 dicembre, poi con diversi messaggi e anche tramite il consigliere Capri, che sollecita una chiara prospettiva sui tempi di realizzazione dell’iniziativa (loro finanziano solo progetti di ONLUS), da comunicargli entro e non oltre la fine del mese di gennaio, altrimenti le somme promesse verranno destinate ad altre iniziative. Sono stato molto combattuto sul fatto di pubblicare o meno questa mia lettera alla Stampa, ma dopo che anche il sindaco, nonostante i miei ripetuti solleciti non ha ritenuto opportuno parlarmi, ho ritenuto necessario riportare tale problematica all’attenzione della città e dell’Amministrazione intera, prima che
i fondi promessi da Mediaset Friends vadano altrove e l’intero progetto finisca nel dimenticatoio, modificando 10 anni di lavoro.
A distanza di tanto tempo, forse è il caso di decidere di costituire questa fondazione, se farlo sotto forma di ONLUS oppure no, in quanto è passato molto tempo, anzi troppo e le persone più bisognose intanto aspettano”.
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