Micron, chiesta altra cassa integrazione
Avezzano – SLITTA L’INCONTRO MINISTERIALE – VI SAREBBERO PROSPETTIVE PER TECHNOLABS E L’ex POLO ELETTRONICO AQUILANO – Altre 13 settimane di cassa integrazione ordinaria, per almeno 700 lavoratori. Lo ha reso noto la Micron di Avezzano, mentre si apprendeva che l’incontro al ministero slitterà ancora, forse al 21 gennaio, anche se la data dovrà essere confermata. Perchè? Stando a quanto sostiene l’azienda, che si dice impegnata nella ricerca di una soluzione della propria crisi “con il minore impatto sociale possibile”, tutto va riferito alla reale intenzione di predisporre un piano industriale, che potrebbe essere pronto il giorno dell’incontro al ministero. Questo richiede ancora del tempo, e dunque occorrono cassa integrazione e lavoro sul futuro del sito produttivo. La Micron ci tiene, anche se non lo mette per iscritto in alcun comunicato, a far emergere tutte le proprie buone intenzioni.
Inutile, quindi, ogni tipo di riunione politica, sia ad Avezzano che a L’Aquila, dove oggi la Micron è stata al centro del consiglio comunale. Non si è riusciti (è anche mancato il numero legale, ad un certo punto) a produrre un documento unitario, e sono emersi tra le polemiche tutti i problemi che riguardano le aziende in crisi, almeno 150 posti di lavoro a rischio. Si è parlato di Technolabs e di precari, tra rimpalli di responsabilitrà e differenze di posizioni e opinioni. Una sola notizia che a qualcuno, che si acconenta delle parole, è sembrata buona: vi sarebbe un gruppo impegnato nella Green Economy interessato ai capannoni Finmek. Potrebbe assorbire, si è detto, 150 persone. Parole, niente di più preciso. Forse è in preparazione un annuncio nell’imminenza delle elezioni. Che potrebbero portare qualche novità anche per la Technolabs: non c’è che da aspettare. Quanto, non si sa.
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