Comitato scuole: si rinvii il rientro


L’Aquila – C’e’ molta perplessita’ tra i genitori per la scelta di far riaprire le scuole dell’Aquila necessariamente tra il 21 settembre ed il 5 ottobre. Nonostante in molti edifici si stia ancora lavorando, nonostante diversi Musp non siano ancora pronti; nonostante non siano stati realizzati parcheggi e zone verdi intorno ai plessi; nonostante servizi di trasporto e viabilita’ tutti da definire. Per questo, il Comitato ”Scuole sicure” ha organizzato un incontro, che si terra’ lunedi’ prossimo, 21 settembre, proprio in uno dei punti caldi, il polo scolastico di Colle Sapone, per illustrare i contenuti di due lettere inviate non piu’ di due settimane fa al presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, alla presidente della Provincia dell’Aquila, Stefania Pezzopane, al sindaco, Massimo Cialente, ed al capo Dipartimento della Protezione civile, Guido Bertolaso. Nelle missive, i genitori chiedono di rivedere alcune scelte logistiche, di affiancare alle rassicurazioni documentazioni formali sulla sicurezza degli edifici, di prendere in considerazione (sia pur i tempi difficilmente lo consentano) l’ipotesi di un campus temporaneo presso la Scuola sottufficiali della Guardia di Finanza di Coppito. Secondo il Comitato, se si fosse seguita la prassi per l’effettiva messa in sicurezza dei locali ”sarebbe stato impossibile riaprire le attivita’ per l’anno scolastico 2009/2010 negli edifici danneggiati, obbligando allo svolgimento delle attivita’ di tutte le scuole in moduli provvisori o altri edifici disponibili, vedi la caserma della Finanza, come proposto da genitori e docenti gia’ all’inizio di maggio”. ”Una volta eseguite le indispensabili verifiche – suggeriscono i firmatari delle lettere – ed i conseguenti interventi, si sarebbe potuti rientrare, possibilmente il successivo anno scolastico 2010/2011, negli edifici in muratura in condizioni di assoluta sicurezza”. Il Comitato ”Scuole sicure” invita quindi amministratori, tecnici e non, operatori scolastici, genitori e studenti a riflettere su quanto segue: ”Gli edifici che dovrebbero ospitare gli istituti superiori sono stati progettati e realizzati nella massima parte negli anni ’70-’80, ovvero in quello che gli specialisti del settore dell’edilizia antisismica definiscono a rischio elevato (molti degli edifici in cemento armato crollati a causa del sisma erano stati edificati in quel periodo). Giova esplicitare che gli edifici in cemento armato costruiti nei decenni dal 1960 al 1980 erano progettati con normative ancora non particolarmente evolute, che le anali sismiche erano ovviamente ancora grossolane non potendo fruire del calcolo automatico, che le stesse normative tecniche erano ancora non molto definite e/o raffinate. Riprova della consapevolezza che ha la pubblica amministrazione di tale fatto e’ che si sta provvedendo a fasciare con fibre di carbonio i nodi pilastro-trave in quanto carenti di staffature, e quindi fragili a rotture per taglio, in quanto la normativa dell’epoca non prevedeva raffittimenti delle staffe in prossimita’ dei nodi. Inoltre, e’ ancora in corso una microzonazione sismica dell’intero territorio del cratere di cui ovviamente non si e’ tenuto conto per la riapertura scolastica”.

COSA CHIEDE IL COMITATO – Il Comitato ”Scuole sicure” chiede al sindaco Cialente ed alla presidente della Provincia Pezzopane alcuni chiarimenti su interventi ritenuti fondamentali. Come ad esempio la chiusura del piano porticato dell’edificio sede del liceo Scientifico (grande elemento di vulnerabilia’ in zona sismica); o la demolizione degli immobili situati intorno alla scuola media Patini a Pettino (da effettuarsi prima della riapertura per evitare interruzioni durante l’anno). Altre delucidazioni riguardano lo stato d’arte delle opere di urbanizzazione e di viabilita’ in prossimita’ degli edifici scolastici. Certezze, infine, sull’offerta didattica (tempo pieno, tempo prolungato, eventuali turni) e sull’effettiva disponibilita’ di Musp, visto che in alcune zone la loro realizzazione o non e’ ancora partita o ha accumulato enormi ritardi. Il Comitato, nel caldeggiare la soluzione caserma della Finanza, ribadisce con forza che prima della riapertura in qualunque edificio adibito a scuola siano pubblicamente esibiti i seguenti documenti, con l’indicazione dei responsabili di ciascun procedimento: certificazione di idoneita’ sismica delle strutture; verifica di vulnerabilita’ sismica; certificazioni relative alle bonifiche ambientali per le nuove localizzazioni; rispetto dei parametri urbanistici per parcheggi e aree verdi; ogni documentazione di legge in relazione alla sicurezza; certificazione attestante il rispetto dei requisiti previsti dal bando Musp per ciascun modulo scolastico o aree di pertinenza. In sostanza, i genitori si oppongono a ”tutti a scuola il 21 a qualsiasi costo”. Quello che chiedono e’ sicurezza vera e condizioni ambientali idee e confortevoli per tanti ragazzi gia’ troppo provati a livello psicologico ed emotivo. Ma l’impressione e’ che la psicosi del rispetto di date e scadenze rendera’ inutile ogni altra protesta.


19 Settembre 2009

Categoria : Cronaca
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