…in poche parole
(di Don Luigi Maria Epicoco) C’è un momento in cui sentiamo la fatica di vivere, e la nosra vita assomiglia a una barca che procede con il vento contrario come nel racconto del Vangelo di oggi. A questa fatica Gesù non rimane indifferente, cammina sul mare dei nostri problemi, quello stesso mare che a noi ucciderebbe, e si avvicina a noi. Ci viene incontro proprio attraverso quel mare di problemi e questa cosa ci spaventa perchè stride con l’idea che noi abbiamo di Dio. Per noi Dio è uno che ci libera dai problemi e non che ci viene incontro proprio attraverso i problemi. Sarà questo il motivo dell’urlo di spavento dei discepoli che però subito dopo si sentono addosso le parole di Gesù: “Coraggio, sono io, non abbiate paura!”. Gesù non ci libera dal mare che attraversiamo, ma sale sulla nostra barca, e quella Sua compagnia cambia anche la percezione del vento: “E salì sulla barca con loro e il vento cessò”. Ma certe volte non riusciamo a capire tutte queste logiche perchè come i discepoli soffriamo di “cuore indurito”. (Tracce di Parola 9.1.13) luigimariaepicoco@gmail.com
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