Verde Aqua, il sindacato si accerti…
L’Aquila – La presidente della Coop Verde Aqua, Sandra Giordani scrive: “Leggo su un sito l’articolo a cura della F.P.CGIL “Lavoratori aquilani penalizzati – Il caso della Cooperativa Verdeaqua Nuovi Orizzonti” , secondo il quale “sembra” che la Cooperativa Verdeaqua che per anni ha assicurato, in convenzione con il Comune di L’Aquila il servizio di assistenza scolastica ai disabili nelle scuole di L’Aquila, a seguito del cambio nella gestione del servizio, “avrebbe minacciato” il licenziamento di tutti gli educatori che avessero accettato l’assunzione da parte delle altre cooperative subentranti nell’appalto. Ora, prima di pubblicare articoli basati sul condizionale (sembrerebbe, avrebbe, etc.) sarebbe stato opportuno che l’articolista, nel caso di specie il sindacalista Lattanzi, avesse accertato lo stato dei fatti, cosa che mi accingo a fare pubblicamente, sulla base di documentazione agli atti. La Coop. Verdeaqua nei giorni immediatamente precedenti il sisma del 6 aprile aveva avuto ufficiosamente notizia della sentenza sfavorevole del Consiglio di Stato per l’esito della gara d’appalto dei servizi in argomento, mentre a tutt’oggi non è pervenuta alcuna comunicazione ufficiale da parte dell’Amministrazione Comunale, tant’è che – a seguito di segnalazione da parte di qualche socio di contatti da parte dell’ATI (Filadelfia di Teramo, Leonardo di Avezzano e Nuovi Orizzonti Sociali di Sulmona), con nota del 1° settembre lamentava tale mancanza di comunicazione che consentisse il passaggio di consegne del servizio, stato dei fatti a tutt’oggi invariato.
Appresa, quindi, dal comportamento del nuovo gestore l’ufficialità del cambio di gestione, la sottoscritta si è preoccupata di convocare i soci-lavoratori interessati (n. 92) che presenti nella quasi totalità – hanno dichiarato e sottoscritto la loro volontà a restare soci della Verdeaqua per assicurare gli altri servizi gestiti dalla Cooperativa non appena gli enti committenti (Comune di L’Aquila, Comunità Montana Campo Imperatore, Università degli Studi) provvederanno alla loro riattivazione post-sisma, peraltro già sollecitata con nota del 6 settembre.
Appare, dunque, quanto mai paradossale che la CGIL si preoccupi di suggerire la possibilità di poter lavorare anche per il nuovo gestore, ben sapendo che nel rispetto delle norme statutarie e regolamentari il loro rapporto di lavoro con altra società concorrenziale comporta le dimissioni da socio.
L’aver dimostrato, dunque, l’attaccamento alla società che per decenni sta assicurando ai propri soci il lavoro, la correttezza e regolarità delle retribuzioni ed ai Committenti ed utenti attaccamento , professionalità e dedizione al servizio, per la CGIL significa “sacrificare la solidarietà ai propri cittadini sull’altare dell’antagonismo personale di dirigenti poso lungimiranti”.
Al Sindacalista Lattanzi rispondo che di solidarietà da parte dell’ATI non ne abbiamo nemmeno sentito parlare telefonicamente mentre debbo convenire che sono stata poco lungimirante per l’aver accordato il partenariato alla Filadelfia in precedenti gare d’appalto che poi le hanno consentito di maturare i requisiti utilizzati poi per partecipare alla gara in questione, alleandosi con altre società di Avezzano e Sulmona.
Farebbe tanto piacere che i Sindacati aquilani si ponessero a difesa della territorialità delle aziende, come accade ad Avezzano, Teramo, Sulmona, etc. e non soltanto delle briciole, ossia le ”modeste retribuzioni” degli operatori”.
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