Aree di risulta, pensiamo al loro uso… dopo decenni si silenzio e inerzia politica
Pescara – (Foto: le aree di risulta di fronte alla stazione, per ora solo… un parcheggio) – Scrivono i consiglieri comunali PD Corneli, Diodati, Blasioli e D’Angelo: “L’area di risulta è uno degli ultimi tesori urbanistici di cui dispone la città per cui le scelte non possono essere occasionali. Prima di intraprendere qualsiasi iniziativa è necessario avere una visione d’insieme dell’area e di cosa ci si voglia realizzare per evitare cattedrali nel deserto”. Lo dichiarano i consiglieri comunali del Pd Florio Corneli, Giuliano Diodati, Antonio Blasioli e Camillo D’Angelo a proposito dell’annuncio da parte della giunta Mascia di voler realizzare il Teatro dell’Adriatico. “La realizzazione del Teatro – proseguono i consiglieri è stata deliberata dal consiglio comunale nel 2008 da una maggioranza di centro sinistra con il via libera alle linee di indirizzo della riqualificazione dell’area di risulta. Il progetto di intervento sull’area di risulta era ed è un progetto unitario e tale deve restare. Per questo riteniamo opportuno non solo portare la vicenda all’attenzione dell’assise civica, ma anche che si rispetti quanto previsto nel progetto iniziale relativamente allo spazio da destinare agli insediamenti culturali e precisamente alla mediateca provinciale e al Teatro monumentale della città ”. I consiglieri del Pd ritengono urgente che si proceda anche “alla costruzione dell’altro polo culturale, cioè della mediateca, alla luce delle difficoltà delle biblioteche comunali. Considerati tempi e difficoltà economiche, occorre individuare con attenzione soluzioni che non comportino alcun aggravio di spese per le casse comunali né oggi né per il futuro. Visto che si tratta di opere che hanno la pretesa di essere monumentali è opportuno ricorrere ad un concorso di idee per realizzare l’intervento e donare alla città un vero Teatro”. Infine i consiglieri del Pd richiamano l’attenzione sulla pedonalizzazione di corso Vittorio Emanuele in quanto sostengono che “non solo non si comprende bene come e se interagisce con l’area di risulta, ma neanche se rientra all’interno di un piano traffico”.
(Ndr) – Condivisibili le preoccupazioni degli amministratori su un problema così rilevante per il centro di Pescara. Sconcerta, invece, riflettere sulla storia di quell’area. Sono trascorsi decenni da quando furono ricavate grazie alla nuova stazione, e sono decenni che si discute su cosa farne. Il risultato è : niente. Prima un mercato di carabattole, poi semplicemente un parcheggio. La politica scellerata che ha guidato la città negli ultimi decenni ha semplicemente ignorato o sotterrato ogni possibile scelta, eppure si tratta di un vero tesoro nel cuore della città . Politici incapaci, forse preoccupati di ricavanre lucro (di immagine, speriamo…), e politici che nel 2013 ancora si ritrovano a dire: che ne facciamo? Come vogliamo usarle queste aree di risulta? Pensiamoci bene… Certro, ma non si lascia trascorrere anche questo secolo a pensare e sproloquiare sul nulla.
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