…in poche parole
(di Don Luigi Maria Epicoco) La differenza tra un miracolo e un gioco di prestigio consiste nel fatto che il miracolo ha bisogno di noi, della nostra fede e del nostro poco per accadere; il gioco di prestigio, essendo un’illusione può mettere a credere qualunque cosa senza bisogno del nostro aiuto. Credere non è “illudersi” ma mettere a disposizione di Dio quello che siamo, sapendo che quella nostra disponibilità è il punto di partenza per un’opera misteriosa della Grazia. Se tu vuoi essere aiutato da Dio devi mettere a disposizione innanzitutto il tuo possibile (i 5 pani e i 2 pesci del Vangelo di oggi), dopo che hai fatto il tuo possibile il Signore ci mette tutto il resto. Altrimenti è come se una persona malata domandasse a Dio la guarigione rimanendo seduto su una sedia. Dio ci chiede di usare innanzitutto il nostro possibile (medici, medicine, cure, voglia di affrontare) il resto “se” e “quando” ce lo mette Lui. (Tracce di Parola 8.1.13) luigimariaepicoco@gmail.com
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