Abusivi? Più del doppio dei regolari…


Il popolo aquilano amerebbe sapere come sia possibile battere un record clamoroso, come quello delle Fiera dell’Epifania, dove c’erano – dati ufficiali – 330 mercanti regolari (cioè paganti) e 700 abusivi. Cioè non paganti, ma comodamente insediati su spazi pubblici e collegati alla corrente, spesso a carico dei regolari. Veri scrocconi. A dirlo sono persone sicuramente ben informate: i commercianti che fanno capo al loro leader, Alberto Capretti (foto).
A non dire nulla è il Comune, che avrebbe dovuto (e potuto) impedire questa disfatta, questa ridondante intrusione di un esercito di bancarellari di ogni provenienza. “La fiera dell’Aquila? Costa molto e rende poco”: sono le parole scultoree di un clan di marocchini, tutti venditori ambulanti, al quale abbiamo chiesto un’opinione. Non hanno detto: “Per questo ci andiamo lo stesso, occupiamo e non paghiamo”. Ma sicuramente lo hanno fatto.
Controllare una fiera non deve essere difficile. Basta vigilare gli accessi, e chiedere i documenti e il contrassegno spettante a chi paga il dovuto. Basta farlo prima che la fiera cominci. Se si vuole fare, ovviamente. Durante la fiera, diventa certo difficile scacciare gli irregolari, e si rischia. A L’Aquila non è avvenuto nulla del genere, perchè non sono arrivati 70 abusivi, bensì 700, lo dice Capretti. Detto questo, spiegazioni del record non ce ne sono. E’ che, semplicemente, in questa città non si può fare nulla, senza combinare pasticci e danni. Soprattutto al decoro collettivo.



07 Gennaio 2013

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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