Soldi ricostruzione, problemi e ritardi


L’Aquila – Scrive l’assessore Pietro Di Stefano (foto): “Il venire meno della convenzione tra ABI e Cassa Depositi e Prestiti non ha fatto desistere il Comune dal cercare una soluzione snella per l’erogazione dei contributi per la ricostruzione o riparazione degli immobili colpiti dal sisma. Abbiamo temporeggiato nella speranza che il Parlamento approvasse l’emendamento per ottenere l’ulteriore miliardo come contributo agevolato con la Cassa Depositi e Prestiti, tuttavia questo soluzione era già allo studio nel caso ciò non fosse accaduto. Il Comune proporrà ad ABI una nuova convenzione che regolerà i rapporti tra l’Ente e le Banche, come sino ad oggi è avvenuto con Cassa Depositi e Prestiti.
Nei giorni scorsi mi sono intrattenuto a lungo, sulla questione, presso la sede della Carispaq , che ha il contratto di Tesoreria Comunale, con il direttore generale Vittorio Iannucci ed il suo staff.
L’impianto dovrebbe essere analogo a quello fin qui seguito per l’erogazione del contributo agevolato, con il cittadino che si recava in Banca per aprire un conto corrente infruttifero dove affluivano le somme per la ricostruzione o riparazione del proprio immobile. Il vantaggio è che si parla di un unico contributo e non differenziato come prima, con la parte agevolata e la parte diretta che poi soffriva di liquidità e lungaggine nei pagamenti.
Il Comune si sostituirà alla Cassa Depositi e Prestiti facendo affluire su quel conto i soldi per gli interventi frazionati per SAL (stato avanzamento lavori) percentuali (due tranche del 40 per cento ciascuna e una del 20 per cento), riscontrando l’esito positivo del Durc e riservandosi il controllo solo sulle rate finali, secondo la procedura del protocollo pagamenti, già sottoscritto con le organizzazioni datoriali, professionali e sindacali.
Con l’emissione del contributo verrà accantonata l’intera somma spettante per ogni intervento e questo eviterà mancate coperture economiche e ritardi nei pagamenti, come di frequente è avvenuto con la parte di contributo diretto.
Per il 2013 possiamo contare su complessivi 800 milioni di euro e questo metodo ci consentirà di dare certezze e tempi snelli ma è chiaro che dobbiamo tornare ad insistere con il ripristino del contributo con Cassa Depositi e Prestiti sin dalla prossima primavera, per evitare di dover attendere la prossima delibera Cipe sull’attribuzione di risorse finanziare. Per quella data contiamo di avere maggiori attenzioni governative, rispetto a quelle attuali, dal Ministero dell’Economia e delle Finanze”.


07 Gennaio 2013

Categoria : Cronaca
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