Intercral e le memorie dannunziane
Pescara – Nell’ambito delle celebrazioni del 150° anniversario della nascita di Gabriele D’Annunzio, l’Intercral Abruzzo, il Comune di Pescara e l’Aurum dedicano una importante mostra ai protagonisti, maestri e allievi, della scuola di pittura dell’Intercral Abruzzo dal 5 al 31 gennaio2013 (l’Associazione nata nel 1986 sulla base della piattaforma d’intesa programmatica, sottoscritta dai rappresentanti dei CRAL di Amministrazione Provinciale, Angelini Abruzzo, Banca d’Italia, Banco di Napoli, Banco di Roma, CARIPE, Dopolavoro Ferroviario, ENPAS, INPS, SIP e Vigili del Fuoco) che, sotto la guida del Maestro Angelo Verratti, da quasi un ventennio ormai, anima il contesto culturale e artistico della città, con uno sguardo precipuo al Vate e alle sue opere,…all’arte visiva che è componente onnipresente nell’opera dannunziana.
La Mostra – che sarà accompagnata da una conferenza e da laboratori didattici, sia per gli alunni delle scuole primarie e medie inferiori, sia per il pubblico dei bambini, (attività da svolgersi all’interno delle sedi InterCral)– verrà inaugurata il 7 gennaio alle h. 12,00 nella sala TOSTI (sempre all’interno dell’Aurum)dal Sindaco, dall’Assessore alla Cultura e dal Direttore dell’Aurum, e proporrà lavori dedicati al Vate, alle sue gesta e alle sue passioni, ai luoghi della sua esistenza, a Pescara e all’Abruzzo.
Il ruolo significativo svolto dalla Scuola di Pittura di Pescara è stato più volte evidenziato dalla Mostra – Concorso “L’Arte nella casa di Gabriele d’Annunzio” dedicata al compianto Augusto Rocchi e più di recente sottolineato anche in occasione di convegni e seminari di studi, nonché dalla realizzazione della Pinacoteca d’Arte dell’Intercral Abruzzo, che raccoglie dipinti di pregio, esemplificativi delle migliori tendenze dell’arte abruzzese contemporanea, donati all’associazione dai maestri dagli allievi e dai “collezionisti” che gravitano intorno all’istituzione.
Il folto pubblico atteso potrà dunque ammirare l’appassionato percorso di pittori abruzzesi contemporanei, di cui risaltano la grande padronanza tecnica e materia e la capacità cromatica, e scoprire i lavori dei numerosi allievi attratti, ancora e sempre, nell’orbita seducente del poeta che già alunno del Cicognini di Prato, era stato “tentato” dalla pittura e che diciottenne, aveva esordito nell’attivitò giornalistica come critico d’arte…
Accanto al naturalismo della pittura di paesaggio si affianca il simbolismo dei temi decorativi, alla delicatezza dell’acquarello si contrappone la violenza del segno grafico, continuando nell’appassionante e coinvolgente impegno di illustrare le opere del Vate e arricchire di nuove idee e suggestioni la descrizione artistica della terra e della gente d’Abruzzo.
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