Precari sul lastrico: Teramo e L’Aquila


Teramo – TENTATIVI PER SALVARE TERAMO LAVORO, SILENZIO A L’AQUILA – Per i precari della Provincia di Teramo, si stanno esperendo tutti i tentativi possibili per cercare una soluzione. Per i circa 40 precari estromessi dalla Provincia dell’Aquila, che si sono costituiti in movimento e hanno rivolto un appello alle autorità e alla politica, permane il silenzio. Il problema non interessa alle istituzioni.
Dopo un incontro con il presidente della Provincia di Teramo, Valter Catarra, avvenuto a tarda ora nel corso della notte e dopo un ulteriore tavolo di trattativa con il sindacato, i dipendenti della Teramo Lavoro che avevano occupato la sala consiliare in segno di protesta contro il mancato rinnovo dei loro contratti, hanno lasciato la Provincia. “Abbiamo esperito tutti i tentativi e abbiamo ascoltato tutti i pareri possibili, non c’e’ alcuna via amministrativa e giuridica per tentare la strada della cassa integrazione, cosi’ come legittimamente chiesto dai sindacati – ripete Catarra. Non e’ possibile stipulare una nuova convenzione con la Teramo Lavoro, anche per pochi giorni, senza avere a monte un capitolo di spesa dedicato e noi, ora, non lo abbiamo perche’ non abbiamo fondi nostri, gia’ spesi per anticipare quelli dell’Fse sospesi; non ancora abbiamo un atto amministrativo per certificare le risorse del nuovo Por e non abbiamo piu’ fondi nei settori perche’ abbiamo dovuto azzerare interi capitoli di spesa dopo le decisioni del Parlamento”. Per i dipendenti della Teramo lavoro si apre la strada della disoccupazione anche se Catarra ha ribadito l’impegno dell’amministrazione nei confronti della societa’ in house e dei sindacati. Quindi, una volta che la Regione e le quattro Province avranno concluso il percorso per l’assegnazione dei nuovi fondi regionali dell’Fse – circa 800 mila euro – prevedibilmente entro febbraio si apriranno due scenari. “Se i dirigenti ci diranno che e’ possibile che la Teramo Lavoro richiami il personale gia’ selezionato, sulla base degli obiettivi del nuovo Por, saranno individuate le figure professionali necessarie e la societa’ le fornira’; se si deve andare ad una nuova selezione sara’ fatta una nuova selezione”.


05 Gennaio 2013

Categoria : Cronaca
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