Delitto Rea, ricorso in appello
Teramo – (Foto: uno dei difensori del militare, l’avv. Biscotti) - Parolisi e i suoi legali non ci stanno, e ricorreranno in appello, è deciso e sarà spiegato nei prossimi giorni il perchè. Il militare campano ha letto le motivazioni della sentenza di condanna al carcere a vita dietro le sbarre di ‘Castrogno’. A consegnargliene copia sono stati i legali difensori. I 67 fogli contenenti le motivazioni con cui il gup di Teramo, Marina Tommolini, ha stabilito l’ergastolo per l’assassinio della moglie Melania Rea, avvenuto il 18 aprile del 2011 al bosco delle Casermette di Civitella del Tronto, sono stati letti dal caporalmaggiore. Nella verita’ del giudice Parolisi non si riconosce. E la terna difensiva composta dagli avvocati Nicodemo Gentile, Valter Biscotti e Federica Benguardato preannunciano ricorso in appello. Lunedi’, proprio per fornire le prime controdeduzioni alle motivazioni della sentenza del gup e preannunciare la strategia difensiva nel giudizio di secondo grado, e’ stata indetta una conferenza stampa alle ore 11 presso il Gran Caffe’ Italia, in piazza Martiri a Teramo. Sempre lunedi’, torneranno a far visita a Parolisi in carcere. Nel leggere spezzoni del provvedimento di condanna, il sottufficiale non avrebbe fatto commenti, ne’ si sarebbe lasciato andare a sensazioni aperte e manifeste interiorizzando le proprie emozioni.
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