Provincia, gettati sul lastrico a Capodanno, in silenzio e senza alcun preavviso


L’Aquila – (Foto: la Provincia in via Monte Cagno) – DEL CORVO FA DANNI, MA DOV’ERANO O POLITICI AQUILANI E I SINDACATI? – Riceviamo una lettera che trasuda indignazione e disperazione, che supponiamo porti le istanze di diversi lavoratori. Leggendola si capirà perchè non può essere firmata. Rappresenta una situazione reale messa in luce dal sindacalista Piero Peretti (UGL) e quindi la pubblichiamo: “Caro giornale on line, trovo solo sul tuo home page attenzione e spazio per il dramma che stanno vivendo oltre 30 dipendenti della Provincia gettati sul lastrico il 31 dicembre, come buon Capodanno, da politici insensibili e incapaci. Il solo sindacalista a occuparsene, in poche righe, da voi pubblicate, è stato Piero Peretti UGL mediante Facebook. Eppure è una storia vergognosa e scandalosa. Non firmo questa lettera perché sono interessato alla vicenda, e potrebbero farmela pagare ancora più cara. In questo paese bisogna proteggersi dai politici e nascondersi nell’anonimo, perché non viviamo in una democrazia e ormai prevale sempre più spesso l’umiliazione dei lavoratori.
La storia la faccio breve. Il presidente Del Corvo si è dimesso. Se si candida, la Provincia viene commissariata e vanno via giunta e consiglio. Quindi a cosa servono gli staffisti che ha assunto quasi di nascosto, se non ci saranno più gli assessori ce lo devono spiegare.
Del Corvo deve spiegare alla gente che lo ha eletto la sua scelta di andarsene, lasciando disoccupati a decine, che avrebbe potuto salvare come ha fatto il Comune dell’Aquila e come è avvenuto nei comuni del cratere. Salvare intendo con una proroga, non per sempre, ma almeno una proroga. I disoccupati della Provincia sono gli unici morti che rimangono sul terreno. I mezzi per salvarli esistevano, e mi chiedo dove sono i sindacati, i partiti di cosiddetta opposizione che non aprono bocca, e i politici Lolli, Cialente, Pezzopane, Liris, Giuliante, De Matteis, Piccone e lo stesso Del Corvo fuggitivo dopo aver aiutato gli staffisti, dei quali si poteva fare a meno. Oltretutto il loro non è un lavoro vero, solo un dono di pochi soldi per qualche mese in cambio di promessa di voto.
Solo politica elettorale di bassa qualità e sfacciata e Del Corvo, se per i precari ormai sbattuti fuori non si poteva fare nulla, lui se ne occupava personalmente dicono alla Provincia, aveva il dovere morale di dirlo chiaro appena dopo la legge di stabilità con la proroga per tutti, meno quelli della Provincia. Una ingiustizia e una crudeltà questo tacere, nascondersi, evitare la verità detta in faccia alla gente. Non conveniva sotto elezioni? Gettare via tante persone che hanno lavorato per anni senza spiegazioni, speranze, è da paese incivile. Stavolta comunque credo che non la passeranno liscia. Le elezioni sono in arrivo e chi sa cosa altro”.
(Ndr) – Il documento è toccante e solleva il velo su una situazione di cui nessuno, in effetti, pare voglia parlare. Il metodo del silenzio impenetrabile sembra diventato quello scelto dalla politica, quando emerge la sua incapacità. Quanto alla frase finale, auguriamoci che si cerchi e si trovi una soluzione, senza propositi minacciosi. Anche se comprensibili in persone che si ritrovano senza lavoro dopo aver prestato la loro opera anche per diversi anni.


02 Gennaio 2013

Categoria : Cronaca
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