Tanto per gradire, pedaggi più cari
L’Aquila – Scrive Ugo Centi: “E allora, tanto per gradire, pagheremo di più anche le autostrade! Piccolo gioco di memoria: vi ricordate che le privatizzò, in un modo che aprì la strada (ossimoro) a tutti i rincari? Era un governo di centro sinistra… Che aveva per ministro un signore dal cognome che prende per B… ma non è Berlusconi. E che fra poco andrà al governo di nuovo come mai ci fosse stato… Quando porgiamo le nostre monetine al casello, sappiamo con chi dobbiamo… complimentarci!!!”.
(ndr) – Il buon anno la società autostrade ce lo dà ogni anno, sotto l’aspetto di un rincaro che è sempre tre o quattro volte quello medio nazionale. Le giustificazioni ci sono sempre, e qualche politico (Del Turco) ha anche tentato di opporsi allo strapotere dei signori del viadotto: inutile. Leggi, accordi e regolamenti sottoscritti sono dalla loro parte: l’aumento hanno il diritto di farlo e lo fanno sempre nella misura maggiore, quella che loro ritengono congrua. Noi dobbiamo solo aprire la scarsella e sborsare euro, per poi ricevere in cambio prestazioni davvero criticabili. Pensate che l’anno 2012 è trascorso sulla A-24 quasi per intero senza consentire agli automobilisti la fruizione di IsoRadio 103.3, che non si riceve mai bene o del tutto. Abbiamo protestato, segnalato, scritto e riscritto: indifferenti come statue di marmo. E da oggi paghiamo anche il 7,5% di più: questo è quanto ci è riservato in un paese che correttezza e democrazia non sa neppure cosa significhino. Almeno quando si dovrebbero toccare i signori del viadotto, è chiaro.
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