Nomina D’Intino e deleghe


Pescara – (di Stefano Leone, foto Massimo Leone) – NESSUN RIMPIANTO, MA NON TUTTI CONDIVIDONO LA SCELTA DI D’INTINO – E’ stata formalizzata nella tarda mattinata di ieri la nomina del nuovo Assessore comunale in quota UdC, Antonio D’Intino: firmato il Decreto di nomina, D’Intino ha ricevuto tutte le deleghe che erano in precedenza ricoperte dall’Assessore uscente. “C’è dunque un passaggio – ha sottolineato il sindaco Albore Mascia – fra Serraiocco, che ha formalizzato le proprie dimissioni dalla carica, e Antonio D’Intino. Il neo Assessore, che ho già avuto modo di incontrare, si è subito messo a lavoro, ben consapevole della rilevanza dei compiti che gli ho attributo, certo che saprà ben fare e operare, garantendo la massima collaborazione a tutta la Giunta e integrandosi perfettamente nella macchina amministrativa. A D’Intino vanno gli auguri di buon lavoro per l’impegno che porteremo avanti insieme in un momento cruciale della nostra vita amministrativa, quando entreranno nel vivo molti cantieri che puntano a cambiare il volto della città. Intanto nei prossimi giorni di festa porteremo avanti il discorso inerente l’armonizzazione delle deleghe finanziarie, che oggi fanno capo a due assessori del Pdl, come concordato con l’Udc”.
All’assessore D’Intino sono state attribuite le seguenti deleghe: Difesa della costa e risanamento del fiume Pescara, Parco fluviale, Recupero ambientale degli spazi golenali, Piano Regolatore Portuale (PRP), Grandi infrastrutture portuali e aeroportuali, Programmazione e sviluppo delle marinerie, completamento Museo delle Meraviglie Marine (delega obiettivo), Sportello Unico delle Attività Produttive (SUAP), Gestione Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP), Marketing territoriale (delega obiettivo), Coordinamento attività di riorganizzazione dei front-office (delega obiettivo), Relazioni con il mondo dell’Università. Copia del provvedimento è già stata inviata al Prefetto di Pescara. Il neo assessore Antonio D’Intino, nato a Castiglione a Casauria il 5 febbraio del ’49, è attualmente dipendente del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Ufficio di Roma, presso la sede di Pescara. Politicamente D’Intino è stato Presidente della Circoscrizione 5 “Pescara Ovest-Villa Fabio”, prima dell’accorpamento dei quartieri, nelle tornate elettorali del 1985 e 1995, nonché consigliere della Circoscrizione 2 nel 2003. Inoltre ha seguito il corso biennale di formazione politica presso il Centro Studi ‘La Pira’ di Pescara, e nel 2003 ha ricevuto l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Qualche malumore serpeggia all’interno della componente UdC per questa designazione però. D’Intino, dicono alcuni rumors, pare sia espressione di Licio Di Biase, poco appariscente e molto silenzioso Consigliere comunale ma voce molto influente nel partito pescarese. Questa designazione non ha mancato di creare qualche mal di pancia interno ai centristi dei quali abbiamo raccolto la dichiarazione del Vice Segretario provinciale Domenico Liberati che dice:
“Io D’Intino non lo conosco; (la risposta è apparsa chiaramente polemica), non è stato sottoposto agli organi di Partito la scelta di terna di nomi o di Assessori”.
-Quindi il nome di D’Intino viene da un canale, comunque UdC, ma non di Partito?
“Io sono convinto che D’Intino sia una bravissima persona, un’ottimo Assessore, ma noi non abbiamo fatto nessuna scelta, per quanto ci riguarda la scelta era incentrata sul fatto di cambiare la politica economica e finanziaria al Comune di Pescara. Allora, se questo che era l’obiettivo, avrebbe fatto seguire poi un riavvicendamento degli Assessori UdC, quindi un impegno diretto dell’UdC con il Comune di Pescara, è stato spostato l’obiettivo stesso mettendo in prima linea un cambio di poltrone portando indietro le scelte economiche e finanziarie, io lo dico a chiare note: se il Sindaco non rispetta gli impegni presi con un accordo onorevole Antonello De Vico ed io ci dimetteremo perché non garantiamo più per una maggioranza che non sa rispettare le promesse”.
Emerge, dunque, un problema politico; un problema che va al di la della sostituzione di un Assessore, che pure non è mai apparso parte integrante della squadra di centro, ma che è di minore portata che non del problema politico, appunto, che si preannuncia. Altro malumore, alla nomina di D’Intino, è quello del primo dei non eletti in casa Udc, quel Riccardo Padovano il quale, senza clamori eccessivamente visibili ma con fermezza ha rivendicato la sua investitura di diritto.


30 Dicembre 2012

Categoria : Politica
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