C5, Iannascoli dice la sua
Pescara – (comunicato ASD Pescara) – E alla fine i sinistri avvertimenti colti in settimana da alcune mirate dichiarazioni di abili affabulatori, fatalmente, hanno trovato conferme nella direzione arbitrale degli ineffabili Novellino di Potenza e Balli di Prato. Tanto tuonò che piovve! Fabrizio Iannascoli ha un temperamento sanguigno e rifugge sempre daqualsiasi ipocrisia, è stato per tanto tempo in silenzio, forse per troppo tempo e la misura è colma. “Evidentemente il Pescara non è gradito ai “signori” del Futsal italiano – dichiara il presidente Fabrizio Iannascoli – costoro hanno scambiato il contenuto ed educato silenzio di questi mesi, per un atteggiamento passivo, se non addirittura eccentrico. Gli abruzzesi sono abituati da secoli a sopportare la presunzione dei potenti, che spesso scambiano la nostra naturale gentilezza d’animo per “coglioneria”. Sbagliato! Quando non ne possiamo più siamo capaci anche noi di farci valere. Abbiamo pazientato sin troppo, ora basta. In qualità di Presidente ho il dovere di difendere la mia squadra, i nostri tifosi e questo bellissimo gioco, che qualcuno per proterva incapacità sta cercando di distruggere. È una storia che ormai si protrae da due lunghi anni ma debbo essere sincero, nelle ultime tre partite, ho assistito ad un tale campionario di errori e di nefandezze da restare quasi incredulo. Raccolgo, inoltre, settimanalmente le lamentele di tutti i miei colleghi, anche loro impotenti e vessati da una classe arbitrale assolutamente non all’altezza del proprio compito e in aggiunta presuntuosa fino al ridicolo. Ad un certo punto, questa sera, si è ignorata una elementare regola, quando Velasquez dopo aver calciato e colpito il palo ha potuto ribadire la palla in rete. Il regolamento non lo permette e visto mille volte al rallenty non è rintracciabile alcuna deviazione di Jukic, che solo gli arbitri hanno visto, convalidando una rete palesemente irregolare. Perché lo hanno fatto? Non per danneggiarci, credo, ma per pura incapacità . Presi alla sprovvista e privi di quella lucidità necessaria per riordinare velocemente le idee hanno mostrato con chiarezza tutta la loro irresolutezza e la mancanza del giusto corredo tecnico per arbitrare a questi livelli. Questa sera come accaduto anche a Rieti uno degli arbitri, il signor Balli di Prato, è andato letteralmente nel pallone, arrivando a scontrarsi verbalmente con i giocatori che protestavano, palesando un linguaggio gestuale addirittura intimidatorio. Roba da trasecolare!”
Non c'è ancora nessun commento.