2012, la superbufala del dragaggio pluriannunciato e mai partito
Pescara – La foto ritrae coloro che il 7 dicembre scorso diedero l’annuncio: problema risolto. Sono da sinistra il presidente Chiodi, il presidente Testa e il sindaco Albore Mascia. Si dragano i fondali per 200.000 metri cubi. Tutto falso, non si è dragato proprio niente. Ci sono bufale ma anche superbufale, nel corso del 2012 in estinzione. La più grande, dati anche retroscena e precedenti, è sicuramente quella del dragaggio del porto di Pescara, chiuso ormai da quasi un anno. Marinai rabboniti con risarcimenti e contentini, e soprattutto una serie clamorosa di annunci e promesse, nelle quali hanno messo la faccia in anti, perdendola immancabilmente.
L’ultimo annuncio è di qualche settimana fa: soldi pronti, lavori da consegnare, inizio – parola dei politici – entro dicembre. Non è accaduto nulla di nulla: seplicemente, i politici hanno deciso di chiudere la bocca, con qualche complicità anche nel mondo dell’informazione che non informa sempre a dovere, e continuano a far finta di nulla. Ognuno chiuso nel suo palazzo, pronto ad addossare la reponsabilità su altri. Come stiano davvero le cose, infatti, non sa dirlo nessuno, o preferisce non dirlo. Da qualche parte, in qualche austerta scrivania, dentro qualche inespugnabile cassetto, ci sono le carte e la pratica rimane ferma forse in attesa che passino le feste. Che diamine, tutti hanno diritto di riposarsi quando è festa. Tanto non muore nessuno, ai marinai arrivano dei soldini di compensazione. Il conto di tutto questo lo paga Pantalone, alla faccia della spending review che vale per chi sì e per chi no.
L’anno se ne va, la dignità se n’è andata da un pezzo. Ma a tutti i livelli si fa finta di niente, impugnando per lo stelo il bicchiere del brindisi al 2013. Bollicine.
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