Natale con i tuoi… e i domiciliari?
L’Aquila – Scrive Franco Taccia: “ROMA – Una prima notte tranquilla in cella e poi colazione con caffè, latte e fette biscottate per Franco Fiorito, l’ex capogruppo del Pdl alla Regione Lazio da ieri a Regina Coeli dopo l’arresto per peculato nell’inchiesta sui fondi del partito. Secondo quanto siapprende è «su di tono psicologicamente» e non ha fatto richieste particolari all’educatore, la figura che in questi casi fa le veci del direttore con i nuovi arrivati. Fiorito ha trovato la cella «di suo gradimento» e ringraziato il personale. Dal punto di vista delle indagini, l’attenzione di chi indaga si sposta ora su eventuali complici dell’ex tesoriere nell’attività predatoria dei fondi del Pdl . Secondo il gip Fiorito ha rubato 1,3 milioni e depistato le indagini.”
“Nel carcere di massima sicurezza di Paliano, nel Frusinate, che ospita un quarto dei pentiti d’Italia, la direttrice fa la guardia in portineria: manca il personale. Ma “l’estremo orrore inconcepibile in un Paese civile”, per usare le parole del presidente della Repubblica Napolitano, i Nas lo hanno trovato in 21 celle dell’ospedale psichiatrico giudiziario di Montelupo Fiorentino, in Toscana. E in altre 28 in Sicilia a Barcellona Pozzo di Gotto: in quei luoghi di detenzione per condannati definitivi malati di mente, i bagni a disposizione per pazienti con la diarrea erano senz’acqua. Alcune persone erano legate al letto nude, altri malati privi di farmaci. Il presidente del Dap, Franco Ionta, non ha esitato a definire “un’emergenza nell’emergenza carceri” il problema dell’opg siciliano, dove 200 detenuti potrebbero uscire, ma restano reclusi perché nessuno sa dove piazzarli.”
Sono due articoli diversi, di giornali diversi, che parlano di detenuti nel medesimo paese, l’Italia.
Sarebbe interessante sapere se qualcuno fra quanti sovrintendono all’amministrazione della Giustizia ed all’applicazione della stessa a carico dei detenuti, estendendo l’invito anche al presidente della Repubblica Napolitano, riuscirebbe, vincendo il vomito, a spiegare perche’ ci sono situazioni come quella descritta nel primo articolo ed altre come quelle riportate nel secondo.
Per la cronaca e per chi non lo sapesse, Fiorito e’ stato accompagnato dal furgone della Pol. Penitenziaria fin davanti la porta di casa, è uscito dal medesimo sorridente e salutato da alcuni suoi simpatici concittadini e’ entrato in casa. Nel frattempo una signora, probabilmente una persona che collabora con la famiglia medesima, ha preso dal furgone gli effetti personali dell’ex (chissa’ per quanto tempo?) capogruppo del PDL alla regione Lazio, e li ha portati in casa. Nella quale pero’, oltre a non poter mangiare il panettone natalizio visto che il 25 è passato, Fiorito non potra’ neppure usare telefonino e computer. Mi chiedo chi vigilera’ in tal senso. Lusi era affidato alla custodia di un frate; e Fiorito?”.
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