WWF, no al “sarcofago dei veleni” a Bussi
Pescara – Il Wwf boccia il progetto di realizzare un “sarcofago” per la montagna di rifiuti tossici che si trova presso il fiume Pescara, nel territorio di Bussi sul Tirino. Il progetto e’ del commissario Adriano Goio ed e’ stato svelato dalla trasmissione televisiva Report, domenica scorsa. Sarebbe uno “scandalo”, commenta l’associazione ambientalista, perche’ con questa specie di sarcofago “una montagna di oltre 200.000 tonnellate di materiale tossico, compreso il suolo contaminato, rimarrebbe sotterrata per centinaia di anni a pochi metri dal principale fiume della regione”. Il Wwf chiede che si proceda, invece, alla bonifica del sito, che costerebbe 80 milioni di euro, una cifra poco distante dai 50 milioni gia’ stanziati per la discarica di Bussi. E comunque, dicono sempre dal Wwf, il commissario si potrebbe rivalere sui proprietari del sito che gia’ stanno ripagando i primi interventi di capping.
“Il sito – commenta Luciano Di Tizio, foto, presidente del Wwf Abruzzo, e’ tra i piu’ fragili della regione, per cui bisogna utilizzare i 50 milioni di euro stanziati a livello nazionale per bonificare completamente e definitivamente la discarica Tremonti senza spendere tale cifra su altri siti o, addirittura, per facilitare l’arrivo del cementificio di Toto sulle aree oggi Solvay. I 30 milioni di euro rimanenti non sono una cifra impossibile per una Regione come l’Abruzzo che ne ha programmati di piu’ nei fondi FAS per gli impianti di risalita a Castel di Sangro”. Il Wwf chiede quindi a “cittadini, amministratori e comuni della Val Pescara di mobilitarsi”.
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