Camosci a rischio di clostridiosi, un’epidemia?


a15f8d964b788e021Civitella Alfedena – Domani a Civitella Alfedena, su richiesta del sindaco, si terrà un vertice tra la ASL, il Parco nazionale d’Abruzzo e il comune: argomento, uno solo, i casi di clostridiosi che hanno ucciso già tre camosci, quelli morti dalle parti di Monte Amaro tempo fa, che secondo qualche ipotesi poi rivelatasi fantasiosa e infondata.Gli animali muoiono per un virus e c’è il rischio che sia in atto un’epidemia. Il patrimonio di capi protetti del Parco potrebbe essere decimato. L’ipotesi del fulmine non reggeva, ma per qualche tempo fu accreditata, mentre le fonti ufficiali facevano scendere il consueto inopportuno riserbo su quanto accadeva. Attualmente nessuno sa quale fine abbiano fatto le carogne dei camosci malati. Secondo una attendibile ricostruzione, gli animali sarebbero indeboliti da una forma influenzale che ne avrebbe diminuito le difese immunitarie. Questo ha provocato il diffondersi della clostridiosi. L’influenza che colpisce gli animali è bovina del tipo DVB. Ora si studia per trovare un rimedio, prima che il danno sia elevato. Ci si chiede perchè gli animali vengano definiti “protetti” se la loro vita è tanto a rischio. Ci si domanda anche perchè il Parco e la ASL tengano la vicenda nell’ovatta del silenzio e riserbo assolutamente immotivato.


17 Settembre 2009

Categoria : Cronaca
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