UDC a PdL: “Pacta sunt servanda”
Pescara – DA ROMA SI SUGGERISCE DI TENERE DURO – IN CASA UDC SI PREVENTIVA L’IMPLOSIONE DEL PDL – (di Stefano Leone) – “Pacta sunt servanda”, lo disse Vincenzo Dogali, Capo gruppo UdC in Comune, durante uno dei movimentati Consigli comunali nell’ormai lontano fine ottobre scorso. La reprimenda di Dogali era rivolta al Sindaco Mascia, invitandolo appunto a mantenere i patti, in riferimento al malumore che, la componente UdC, manifestava già da qualche tempo sulla gestione della politica economico-finanziaria dell’Ente e, in particolare sulla gestione delle partecipate del Comune, prima fra tutte Pescara Parcheggi. E, siccome i proverbi difficilmente sbagliano, i nodi stanno arrivando al pettine; il primo è stato quello di ritirare i due assessori, Giovanna Porcaro e Vincenzo Serraiocco in seno alla Giunta, il secondo per Serraiocco, che non rappresenta più espressione UdC in seno alla Giunta stessa, è stata chiesta al sindaco anche la revoca, il terzo l’UdC non condivide l’abbassamento del canone per Pescara Parcheggi. Tutto questo sarà nel grande contenitore dei temi che tratteranno in seno al Consiglio comunale del prossimo 28 dicembre che, viste le premesse, sarà probabilmente il via ai botti pirotecnici di fine anno in vista anche di una campagna elettorale di gennaio particolarmente vivace. Il 28 prossimo si dovrà votare la ormai tanto famigerata delibera su Pescara Parcheggi ma, il Capo gruppo UdC Dogali ha già ribadito la linea della sua componente: o voterà contro oppure uscirà dall’aula; delle due, sarà scelta la soluzione in questi giorni, anche a seguito dei colloqui con i vertici provinciali del partito. Da Roma, intanto, giungono indiscrezioni di indicazioni, da parte dei vertici nazionali UdC, di mantenere questa posizione a Pescara vale a dire di assoluta coerenza sulla linea intrapresa, rigore nei conti e nella spesa ma, soprattutto, nessun accordo con il PdL. Avanti così, dunque, dicono sempre dalla Capitale agli organi pescaresi, fino alla presentazione delle liste in Parlamento ovvero fino al 21 gennaio prossimo. In questo scacchiere si inseriscono anche le mosse a livello regionale di ampi movimenti di Catone e Masci che cercano di centrifugare l’UdC con azioni di stancheggio su Nicoletta Verì e De Matteis. La previsione è, sempre a livello di indiscrezione romana, che ci possa essere una implosione del Pdl e gennaio sarà il mese cruciale. D’altronde, voci su abbandoni e fuoriuscite dal PdL non sono una novità e gennaio potrebbe essere davvero il mese della “transumanza” da un partito che sta vedendo sfaldarsi quella identità di squadra compatta che aveva mostrato al Paese in altri tempi. Anche perché, megli anticipare i tempi con l’aria che tira!
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