L’Aquila calcio perde il primo match-point
L’Aquila – I rossoblu perdono il derby con il Castel di Sangro, il primo match point per ipotecare la vittoria del campionato, ma subito s’innescano nervosismo e tensioni sopite dalla striscia di risultati positivi, incredibile, collezionata dalla squadra con Angelo Prospero sulla panchina.
TENSIONI – Qualcuno sta cercando di rompere il giocattolo che gli è stato tolto di mano con l’esonero di Di Pietro e ci riferiamo ovviamente a Mario D’Alessandro che, come già ebbe occasione di fare dopo la sconfitta con il San Nicolò, ha approfittato di quella con il Castel di Sangro per sparare a zero su Angelo Prospero con cui, lo sanno anche le mura del Fattori, non ha alcun feeling non solo per questioni caratteriali.
Al presidente Gizzi, dopo la gara, Mario D’Alessandro ha espresso giudizi assolutamente negativi nei confronti dell’operato del tecnico Prospero, ricordando che non abbia assolutamente fatto meglio di Di Pietro perché nel girone di ritorno è stato il Miglianico a fare meno punti dell’andata.
A D’Alessandro sono però i numeri ad andare clamorosamente contro: Di Pietro in 17 partite ha ottenuto 29 punti con una media a partita di 1,71 ed alla fine del girone di andata aveva 9 punti di ritardo sul Miglianico con la squadra al quarto posto, mentre Prospero, in 15 partite di campionato, quindi senza la Coppa, ha collezionato 35 punti con una media a partita di 2,33 con la squadra prima in classifica.
Vero che il Miglianico nel ritorno ha fatto meno punti che all’andata ma è altrettanto lapalissiano che L’Aquila ne ha fatti di più per recuperare lo svantaggio di 9 punti.
Quindi onori e merito alla squadra ed a Angelo Prospero.
LA DENUNCIA-QUERELA. Mentre il D’Alessandro si accingeva a lasciare il Fattori, è sceso dall’auto per inveire contro Prospero che a suo giudizio l’aveva offeso e provocato, cosa peraltro smentita dai presenti tra cui il presidente Elio Gizzi: né è nato un alterco che ha coinvolto un po’ tutti, anche il dottor Bizzarri: poi D’Alessandro ha lasciato lo stadio ma si è recato in Questura a denunciare Prospero, sapremo in seguito le motivazioni della stessa.
“Nel dopo partita dovremo cercare di evitare di parlare perché quando si perde, e con Prospero è accaduto per fortuna solo due volte, siamo tutti più nervosi e dobbiamo assolutamente evitare di fare dichiarazioni e di cercare i colpevoli dell’accaduto – ha commentato al telefono il presidente Elio Gizzi – Ho saputo della denuncia querela di D’Alessandro e ne sono rimasto molto sorpreso perché non è successo nulla che non potesse essere ricondotto al nervosismo per la partita persa e l’occasione fallita per allungare, si è alzata la voce ma tutto è rimasto in termini di grande civiltà.
Da gennaio, quando ha presentato le dimissioni, Mario D’Alessandro non fa più parte della società e quindi non ha alcun titolo per parlare. Domenica sera ne ho parlato anche con Ercole Di Nicola che concorda pienamente con me sul fatto che D’Alessandro debba rimanere tranquillo e non turbare la squadra nel momento più importante di tutta la stagione.
La querela è un fatto personale, che non coinvolge direttamente la società, ma è un fatto molto grave che non può essere sottaciuto o passare in cavalleria. Con questi comportamenti si nuoce alla serenità dell’intero ambiente, per cui in settimana ne parleremo nel corso di un incontro collegiale per dirimere la situazione.
Se c’è qualcuno legittimato a parlare è chi sinora ha sostenuto gli impegni finanziari, il sottoscritto e di Nicola, i due vice presidenti Taffo e Nurzia e nessun altro. Questo deve essere ben chiaro a tutti per il futuro. Mancano due partite alla fine della stagione, c’è la Coppa ed i tifosi possono restare tranquilli perché a nessuno sarà permesso di recare turbative all’ambiente societario, giocatori e tecnici”.
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