Lavoro: Honda, siglato l’accordo


L’Aquila – Accordo raggiunto a Roma, sede ministeriale, per lo stalimento giapponese della Honda ad Atessa. Non chiuderà, anzi sarà rilanciato. Per i 170 esuberi ritenuti necessari dall’azienda, si ricorrerà alla mobilità volontaria. Per gli altri 170, quelli che restano, contratti diversi, impieghi differenti, strategie di salvaguardia, ma soprattutto impegno Honda a studiare nuovi modelli e a tentare un rilancio. Obiettivo pareggio di bilancio entro il 2015. La fabbrica, che resterà l’unica del marchio in Europa, è essenziale anche per un consistente indotto. Giudizio positivo delle parti sindacali sulla notizia giunta da Roma nella tarda mattinata.
L’accordo sul piano triennale industriale della Honda di Atessa, è stato siglato da tutte le parti sociali, dalla proprieta’ e dalla Regione Abruzzo. “E’ stata scritta per l’Abruzzo, spesso logorata dalle piccole sfide, una bella pagina di convergenza sulla prospettive di crescita dell’azienda, del nostro territorio e per la salvaguardia dei livelli occupazionali”, ha commentato Castiglione. “La Honda – ha proseguito al termine del vertice romano l’Assessore – si impegna a rimanere azienda leader nel settore del motociclo; questo significa che non c’e’ nessuna volonta’ di abbandono ma semmai di rafforzamento della produzione e la diversificazione del prodotto, ampliando la gamma della competitivita’. Questo sara’ possibile, puntando ai settori della ricerca e dell’innovazione”. Secondo l’Assessore i sindacati hanno “trovato il giusto ristoro perche’ il personale in esubero verra’ in maniera graduale, in parte accompagnato verso la mobilita’ e in parte sostenuto per un reimpiego nel campo dell’indotto”. Castiglione ha quindi evidenziato che tutti i partner presenti al vertice hanno “convenuto sull’importanza strategica del campus automotive, dove gia’ la Honda partecipa nel settore formazione. E’ ora diventato indispensabile, pero’, che si accelerino i processi di ricerca ed innovazione e che si concretizzi definitivamente quel cambio di mentalita’ necessario a traghettare il nostro sistema industriale in un orizzonte di ampie prospettive”.


20 Dicembre 2012

Categoria : Economia
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