Se non ci vediamo, comunque auguri


L’asteroide non si è visto. Il Sole non è esploso, nè pare voglia farlo almeno per ora. Il buco nero che doveva inghiottirci tutti ha il mal di stomaco, rimane a digiuno. Il tempo si è rimesso e promette di fare il suo mestiere (neve e pioggia) ma dopo Natale. Il Gran Sasso non ha aperto gli impianti sciistici. La ricostruzione aquilana è – si fa per dire – allietata da nuovi annunci di risorse, tanti soldi. Fatti zero. La crisi infuria. Le elezioni incombono. Le candidature debordano, magari quelle sì che preoccupano la gente…
Tutto lascia pensare che il 21 arriverà e se ne andrà, insieme con il mastodontico recital di cretineria globale al quale abbiamo assistito. Qualcuno arriva a dire che, in fondo, una piccola fine del mondo non sarebbe stata male… Tanto, peggio di come vanno le cose, non potrebbero andare. Soprattutto in Italia.
Ma poichè non si sa mai, se non ci vediamo domani, comunque auguri: è stato un piacere esserci, aver potuto vedere il mondo, accarezzare degli animali, leggere alcuni libri, imparare alcune cose. Non lo è stato imbattersi in certa gente, ma non si può avere tutto.
Che la musica sarebbe prima o poi finita, del resto, lo sapevamo tutti. Sapere che non sentiremo più parlare di spread e di legge di stabilità, nè di Casini o di ladrocini politici, è comunque un aspetto positivo. Che palle. Buon 21 dicembre.



20 Dicembre 2012

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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