I Rom ce l’hanno con Lega e PdL
Pescara – LI HANNO CITATI IN GIUDIZIO SULL’OMICIDIO RIGANTE – (di Stefano Leone) – Tutto risale a maggio scorso allorquando, dopo l’omicidio di Domenico Rigante ad opera di Massimo Ciarelli, un giovane di etnia Rom, tutt’ora detenuto nel carcere di Vasto per quel delitto, accadde che a Pescara iniziarono a capeggiare dei cartelloni che recitavano testualmente: “IL PDL MANTIENE GLI IMPEGNI FUORI DALLE CASE POPOLARI ROM E DELINQUENTI”. A questo si aggiunse il comunicato stampa che, la Lega Nord Abruzzo divulgò e nel quale, fra l’altro invitava “…i pescaresi ad assumere un senso civico unitario ed attivo contro questo male che colpisce da sempre, ed in maniera sempre più feroce, la città di Pescara”. Per questi motivi, alcune associazioni Rom e tre persone fisiche, hanno chiamato in giudizio in Tribunale l’On. Marco Rondini, parlamentare e Commissario per l’Abruzzo della Lega Nord. Proprio all’On. Rondini, abbiamo chiesto quale sia il principio dal quale parte la contestazione nei loro confronti:
“A noi, come Lega Nord, contestano il testo del comunicato stampa e ci contestano il fatto di aver creato un clima intimidatorio nei confronti della comunità Rom presente sul territorio di Pescara. In realtà noi, nel nostro comunicato chiedevamo semplicemente l’intervento delle autorità competenti affinchè risolvessero velocemente la situazione e assicurassero i responsabili dell’omicidio alla giustizia e comunque che allontanassero da Pescara i responsabili o i coinvolti nell’inchiesta.”
-Lei ha tenuto a ribadire che non è un’azione di discriminazione razziale anche se la posizione della Lega in questo senso è molto chiara su questo e sul fenomeno delle migrazioni.
“Guardi noi critichiamo il fenomeno migratorio perché non produce la cosiddetta società multirazziale e multiculturale che sono un fallimento ovunque; basta fare un giro in Olanda piuttosto che a Parigi per accorgersi che solo chi è seduto al caldo di una poltrona può immaginare una magnifica società multirazziale. Fermo restando questo noi non abbiamo mai manifestato sentimenti di razzismo nei confronti di appartenenti ad altre comunità; semplicemente diciamo che siamo favorevoli ad ospitare altre etnie a parte che sia disposte al rispetto delle nostre regole e delle nostre leggi. Qundi, nel caso particolare della comunità nomade, anche se non possiamo negarci che spesso queste comunità nel Paese qualche problema lo creano, eventualmente la nostra azione si rivolge verso chi delinque, non verso chi si integra”.
-Onorevole Rondini l’udienza è stata rinviata a marzo prossimo, come crede che possa avere sviluppi la faccenda?
“Riteniamo che la citazione portata avanti dalla nostra controparte non regga e siamo sicuri che la magistratura si sia mossa in questa direzione semplicemente per atto dovuto accogliendo la citazione ma siamo altrettanto sicuri che il magistrato ravviserà che non ci sono gli estremi per procedere”.
Non c'è ancora nessun commento.