Dalla Regina Elisabetta alla… Minetti
(Foto: Nicole Minetti) – Quella delicata e gran signora che è la Regina Elisabetta, giorni fa, parlando con i banchieri del suo paese, tra denaro e oro, chiese spontanea e semplice: “Ma se siete così importanti e preparati, come mai non avete previsto la crisi che c’è?”. Ci torna in mente Elisabetta con la sua disarmante logica, sicuramente inattaccabile, e – con irrieverenza – pensiamo anche a Nicole Minetti. Direte: ma che ci azzecca? Assolutamente nulla, se non un flebile filo tra le due: sono donne e sono in politica. Elisabetta molto, molto più in alto e con una immutata dignità regale. La Minetti semplicemente al Pirellone (se non è già andata via), peraltro al centro di indagini su spese ingiustificate. Anche lei, sì, anche lei avrebbe usato male – dice la Finanza milanese – i denari pubblici della Regione. Ne ha spesi un pochino anche per l’acquisto di un libro del giornalista Guzzanti, intitolato “Mignottocrazia”, che per chi non ricorda una mazza del greco studiato a scuola, significa “comando delle mignotte”, potere delle mignotte, così come democrazia vuol dire comando del popolo.
Ognuno ha le sue letture preferite. Sicuramente Elisabetta legge altro.
Due donne, dunque, in politica, distanti anni luce, due momenti del nostro presente. Un accostamento assurdo, d’accordo, ma qualche volta vaghiamo nell’assurdo, è riposante. Sarà un caso che ad essere messi maluccio siamo noi in Italia? Speriamo di sì. Certe volte bisogna illudersi e quasi prendersi in giro.
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