CONCORSONE: SARA’ IMPUGNATA LA GRADUATORIA FINALE


L’Aquila – (Foto: l’avv. Fausto Corti e sotto la sede del TAR del Lazio) – “Stiamo aspettando la fine delle prove, e la graduatoria finale, che impugneremo davanti al TAR”. E’ chiaro e determinato l’avv. Fausto Corti, il legale aquilano che con diversi altri suoi colleghi tutela gli interessi di chi intende impugnare il concorsone. Centinaia di persone, e non solo dell’Aquila o abruzzesi.
Le prove scritte (come riferiamo altrove su questo giornale) si sono concluse oggi, con gli ultimi 333 partecipanti. Ai primi di gennaio 2013, se tutto andrà come gli interessati sperano, dovrebbero aver inizio le prove orali. I nomi di chi ha superato le prove sono on line con i punteggi ricevuti. Tutto pare regolare, a chi ha interesse di sottolinearlo – cominciando dal Formez – anche se, viceversa, per molti altri non lo è affatto. Sarà il TAR del Lazio a decidere.
La strada seguita dai legali, ci spiega l’avv. Corti, è complessa. Ai ricorsi presentati nel mese scorso, acclarato che non ci sarebbe stata alcuna sospensiva delle prove indette, se ne sono aggiunti altri, insieme con un paio di denunce penali depositate in Procura. Dunque vi sono atti giudiziari che riguardano il tribunale amministrativo, ma anche la magistratura penale. L’avv. Corti, come i suoi colleghi, ha deciso di elborare dei motivi aggiunti ai ricorsi precedenti, per consolidarne la fondatezza e la rilevanza, e si è deciso che l’intera graduatoria finale sarà impugnata. Ecco perchè l’attesa che ha allungato un poco l’iter della vicenda, ma, una volta terminate le prove, si procederà.
Per chi vincerà i sospirati posti a tempo indeterminato (300, un centinaio dei quali alle dipendente del Governo) i patemi d’animo non sono dunque terminati, nè c’è qualcuno che, pur avendo vinto (o credendo con … fondati motivi di avercela fatta, magari con potenti quanto oscuri sostegni, viene affermato) potrà essere sicuro di essere al termine del percorso.
In questo concorsone, che non è certo piaciuto a tutti, si sono verificate troppe anomalie, a cominciare da quella del volumone con i quiz fotografato nelle mani di un candidato fuori dalla sede di esame. Troppe voci hanno riferito di altri volumoni portati avanti e indietro, e di episodi che hanno suscitato perplessità e proteste. Pochi hanno potuto esternare tali proteste, temendo di restare fuori o di dover subire … rappresaglie. Tutto ha però contribuito ad accrescere livori e malcontenti, che dilagano ancora in questi giorni sui social network. Ci si chiede come mai i soliti noti abbiano conseguito punteggi importanti, ci si interroga su parentele, vicinanze e contiguità politiche. E’ vero che accade in ogni concorso, e che ci sarà pure qualcuno che ha diritto di essere considerato bravo. Ma sono troppi, un’infinità, ad affermare che certe prove non potevano essere superate con puteggi elevati o massimi, perchè era impossibile riuscirci.
Di carne a cuocere, quindi, ce n’è tanta. E c’è chi sente odore di bruciato.
La graduatoria sarà quindi impugnata nella sua interezza, e i ricorsi diverranno più corposi e pesanti grazie a motivi aggiunti. Tuona e lampeggia. Chi sa come comincerà il 2013. Di sicuro, senza serenità.


14 Dicembre 2012

Categoria : Cronaca
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