Cronaca: Pelino, Pezzopane, Mantini, ponte Fossa,UIL, Carugno, Cùgnoli
PELINO – L’on.Paola Pelino ha detto: “Puntuale mantenendo fede agli impegni presi, il Governo Berlusconi ha consegnato le prime case agli aquilani, che dopo mesi di disagio che comunque la Protezione Civile sotto l’egida del Sottosegretario Guido Bertolaso con grande professionalità ha saputo alleviare, potrà tornare a “casa”. Ancora una volta il presidente Berlusconi e la sua squadra di Governo hanno dimostrato di essere la squadra del fare in grado di dare risposte alle esigenze vere delle popolazioni colpite dal sisma del sei aprile scorso. Dunque nessuna passerella e chi lo sostiene lo fa in maniera strumentale. Per mero calcolo politico. Sono persuasa che l’impegno del Governo e del presidente Berlusconi non finirà qui, non solo per dovere, viste le promesse ma soprattutto perché ha preso a cuore l’Abruzzo e le sue genti”.
PONTE FOSSA OK – Domani mercoledì 16 alle 11 la presidente della Provincia dell’Aquila Stefania Pezzopane terrà una conferenza stampa per la consegna dei lavori del Ponte di Fossa, ricostruito dopo il crollo, in seguito al sisma del 6 aprile. L’appuntamento è presso il ponte di Fossa sulla Strada provinciale n. 36 Forconese. Saranno presenti il Prefetto dell’Aquila Franco Gabrielli, il capo del Dipartimento della Protezione Civile Guido Bertolaso, il sindaco di Fossa Luigi Calvisi, il comandante dei Vigili del Fuoco Sergio Basti, l’assessore provinciale alla viabilità Pio Alleva.
UIL – Scrivono Roberto Campo e Pietro Paolelli della UIL: “Non solo crisi e terremoto: affrontiamo la riforma della Sanità. I primi mesi della nuova legislatura regionale sono stati dedicati prevalentemente alle crisi esogene (la crisi mondiale e il terremoto), di cui dovremo occuparci ancora a lungo, ma a partire da adesso è necessario rompere gli indugi sul fronte della crisi strutturale che da anni affligge l’Abruzzo, a cominciare dal punto più importante, la Sanità. La Giunta Regionale annuncia l’imminente presentazione di un nuovo Piano Sanitario. Chiediamo non si tratti solo di una descrizione di come sarà un giorno più o meno lontano la Sanità in Abruzzo, ma una rotta per andare dalla penosa situazione odierna ad un assetto che veda il riequilibrio dell’offerta sanitaria (meno ospedale, ma eccellente, e più territorio).Affinché la riforma della Sanità sia tale, non solo tagli ma riorganizzazione, bisogna investire. Per investire, bisogna cambiare il Piano di Rientro, che oggi lo impedisce. Non basta accontentarsi del fatto che il Governo non ha finora tratto le conseguenze dal mancato rispetto del Piano imponendo l’ulteriore aumento delle tasse, ma definire regole più adeguate. Non è chiaro quali benefici abbia portato alla Sanità abruzzese il Commissario, mentre sono evidenti i limiti. Un nuovo Piano di Rientro richiede la riassunzione piena di responsabilità da parte della Politica regionale e il superamento del Commissario governativo. Bisogna separare gli interessi di chi è contro la riforma, perché guadagna dalla situazione presente, da quelli dei cittadini e lavoratori che temono che la razionalizzazione si risolva in perdite secche di servizi e posti di lavoro. Per fare ciò, bisogna giocare a carte scoperte e presentare il progetto di trasformazione dei piccoli ospedali in strutture sanitarie territoriali.
PEZZOPANE – la presidente della provincia Stefania Pezzopane ha detto. “La consegna delle case ad Onna oggi è sicuramente un passo importante, simbolico. Ma è solo una goccia nel mare, se si considerano i numeri di questa immensa tragedia. Nel piccolo borgo fuori le porte del capoluogo, dove purtroppo ci sono state molte vittime, tra cui qualcuno anche con il mio cognome, 200 famiglie torneranno a sorridere. È un sorriso pieno di speranza, ma anche carico di dolore per la perdita di vite umane, per aver trascorso cinque mesi d’inferno, sotto le tende, come tanti altri aquilani e tante altre persone dei paesi vicini.A fronte dei 200 onnesi che potranno rientrare sotto un tetto, migliaia di persone sono ancora senza una sistemazione certa. I numeri recenti parlano chiaro, 12.000 persone sono ancora nelle tendopoli, con l’autunno alle porte, insieme alle temperature rigide, tipiche di queste zone di montagna. Altre 25.000 si trovano negli alberghi, per lo più fuori città, lontano da casa. Senza contare i 16.500 cassaintegrati.Il risultato di Onna è sicuramente importante, ma vanno evitati toni trionfalistici o festeggiamenti inopportuni. La ricostruzione è ancora tutta da definire. La finanziaria dovrà individuare più risorse. Vanno subito trovate soluzioni rapide anche negli altri borghi e soprattutto vanno individuate sistemazioni per chi ha trascorso 5 mesi sotto le tende, sopportando grandi sacrifici, pur di rimanere nella città dove sono nati. A fronte di tutto questo, non vengono ripagati con una casa nella loro città, come era stato promesso, ma con una sistemazione sulla costa. Non è giusto, soprattutto non è serio. Pretendiamo che la nostra gente rimanga qui, dove è stata per tutti questi mesi e che chi è sulla costa sia messo nelle condizioni di poter tornare.
MANTINI – L’on.Pierluigi Mantini ha detto: “Purtroppo a L’Aquila restano molti problemi irrisolti. La sorte del Centro Storico che non è stato ancora messo in sicurezza ed è ora esposto al gelo, quella dei 30.000 sfollati ancora sulla costa, le riparazioni che ancora non iniziano, gli indennizzi insufficienti per le seconde case e gli immobili produttivi, l’assenza della zona franca che penalizza la ripresa economica, la mancanza di un disegno urbanistico per il futuro: ha ragione il vescovo Molinari, occorre una politica più seria, meno faziosa e più produttiva. Sono stati fatti errori ma occorre guardare al futuro con fiducia. Ora che la Protezione Civile arretra la sua azione gli enti locali prendano in mano le redini della ricostruzione senza smarrire lo spirito di collaborazione e di unità nazionale”.
CARUGNO – Scrive tra l’altro Massimo Carugno, commissario del PSI dell’Aquila, al direttore de Il Giornale: “Non si vergogna per niente ? La ricordo fine scrittore ed acuto giornalista e La ritrovo a fare lo scagnozzo di Berlusconi. Un novello “bravo” di Manzoniana memoria dedito, nell’universo della politica, a lanciare minacce e coltivare estorsioni per fare che ? Affermare un ideale ? Giammai ! Propugnare un progetto politico di largo respiro ? Ma neanche a parlarne !…….L’unico scopo della sua vasta opera di intimidazione è il Berlusconismo!
Lei non è di centrodestra, Lei non è un simpatizzante della PDL, Lei non è neanche contro lo sinistra. Lei è solo un berlusconiano, cioè fa, dice e diffonde solo quello che Berlusconi dice senza alcun senso critico, senza alcun anelito di discussione. E chiunque, da chiunque parte provenga, contrasta o si oppone a quello che dice Berlusconi, seppur con argomenti validi e ragionamenti fondati, questi è solo un nemico di intimidire e da abbattere.
Ma ci dica Dott.Feltri il perché un intellettuale come Lei è così fanaticamente devoto; ci racconti dalle colonne del suo giornale il Berlusconi – pensiero”.
CUGNOLI – In attesa della nuova e antisismica casetta di legno, il primo giorno di scuola sarà in trasferta per sessanta studenti della scuola primaria di Cugnoli, che da domani (mercoledì 16) frequenteranno le lezioni nel vicino istituto di Pietranico. “Grazie al sostegno del Comune di Pietranico e del suo sindaco Angelo Creato – ha spiegato il primo cittadino cugnolese Lanfranco Chiola – i bambini della primaria potranno seguire le lezioni nelle aule di una bella ed accogliente scuola di un Comune vicino. Ringrazio – ha sottolineato Chiola – per la loro collaborazione le due dirigenti scolastiche di Alanno e Torre de’ Passeri e naturalmente genitori e bambini a cui chiediamo ancora alcune settimane di sacrifici, a loro auguro un buon inizio di anno scolastico”. I pochi chilometri che separano i due centri delle colline pescaresi saranno percorsi da uno scolabus che accompagnerà i bimbi dai 6 agli undici anni nelle sede temporanea delle loro lezioni.
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