Politici, adesso vediamo quanto valete
La mazzata delle dimissioni del governo Monti passa una pennellata scura (come se ce ne fosse bisogno…) sull’orizzonte e le prospettive aquilane. Tutto nuovamente in discussione, tutto incerto, tutto da vedere. Preoccupato si è detto, in una intervistina al nostro giornale, l’on. Giovanni Lolli. Forse avrebbe voluto usare parole più forti, ma non è il caso di gettare benzina sul fuoco delle ansie e degli incubi degli aquilani.
In verità , se la ricostruzione prima era lenta o traballante, ora torna a fermarsi. I mesi che ci vorranno per un nuovo governo e perchè un nuovo ministro conosca la situazione, sono tanti. Bene che vada, almeno quattro o cinque. Nel frattempo scotta il problema delle tasse, scotta la crisi economica, brucia la sorte dei precari rimasti fuori dal concorsone, come quella dei tanti insegnanti residenti in città e nel cratere. Si incupisce ogni prospettiva, mentre la situazione economica del Paese peggiora, e la gente si sente allo sbando, teme il peggio, oppure, come dice Grillo, si infuria. Politici aquilani, adesso vediamo quanto valete, cosa vorrete fare, come saprete uscire dalla palude che torna limacciosa e profonda. Non è il caso di rimestare nelle piaghe, occorrono fiducia e forza, benchè sia difficile trovarne. Ma siete voi che dovete infonderle. In questo livido Natale incombente, l’albero è nudo e scheletrico. Alla gente si può chiedere fino ad un certo punto, e quel punto lo abbiamo raggiunto. Lo avete raggiunto anche voi, che vi preparate alle elezioni.
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