Di Primio reagisce e annuncia querela
Chieti – (di Stefano Leone) – “In questo fine settimana non ho avuto tempo poiché, quello che ho avuto, l’ho dedicato alla preparazione di impegni professionali molto importanti che mi aspettano a partire da lunedi ma, in settimana sicuramente depositerò una denuncia-querela per calunnia e diffamazione nei confronti della signora Pierdomenico”.
Attacca così, con voce pacata e tono tranquillo, Umberto Di Primio, foto, Sindaco di Chieti, chiamato in causa da Manuela Pierdomenico per una presunta storia di soldi avuti, per la ristrutturazione post-sisma di immobili comunali, con perizie non corrispondenti al vero per danni che invece erano pregressi al terremoto del 2009. Il nome di Di Primio viene fuori dalla trascrizione di una intercettazione telefonica, fatta dalla sezione investigativa della Digos della Questura di Pescara, fra la stessa Pierdomenico e il Sindaco di Pianella Giorgio D’Ambrosio. Manuela Pierdomenico, ex Sindaco di Pianella, ora Difensore Civico dell’Unione di Comuni, (Pianella, Montesilvano, Spoltore), asserisce testualmente: “…ma ti rendi conto questo pezzo…di Di Primio, centro destra, gli abbiamo fatto prendere 3milioni e mezzo di euro…”:
-Sindaco, ma lei conosce la signora Pierdomenico?
“Certo che la conosco, la sua conoscenza risale forse ad una decina d’anni; spesso tempi addietro veniva in Comune, addirittura la conosco dai tempi del Sindaco Cocullo”.
-E’ vero che lei ha avuto questi soldi?
“Si, certo; sono soldi che sono stati liquidati dietro perizie e sopralluoghi a seguito di una regolare polizza assicurativa che il mio Comune ha per questo genere di rischio”.
-Dunque, il Comune di Chieti è assicurato contro il terremoto?
“Assolutamente si. Cito a memoria ma mi sembra di non sbagliare se dico che la polizza risale al 2010; ed io certo non assegno contratti senza gara; la Compagnia con la quale, attraverso un broker, il mio Comune ha stilato la polizza, è assegnataria dietro regolare bando di gara”.
-Sindaco, immagino la somma sia stata trascritta in bilancio.
“Certo. Assolutamente si. Le dico di più, quelli erano soldi entrati nelle casse del Comune senza obblighi di vincolo dunque, ne disponevo per poterli spendere, a mia discrezione per ogni necessità finanziaria dell’Ente tanto che, parte di quei soldi, sono stati usati per risanare parzialmente il debito comunale”.
-La signora Pierdomenico nella famigerata telefonata con il Sindaco di Pianella D’Ambrosio, fa anche il nome di un Consigliere della sua Giunta.
“Altra bugia della signora Pierdomenico; mai mi sono sognato di rivolgermi alla persona citata, (il nome c’è nella trascrizione delle dichiarazioni della Pierdomenico ma non lo pubblichiamo Ndr); io non conosco neppure chi sia il broker che, per conto della Compagnia aggiudicataria della polizza, ha chiuso il contratto. Le dico di più, ritengo che sia assolutamente giusto che il Sindaco non abbia conoscenze dirette con eventuali aggiudicatari di gare e questo per intuibili e ovvi motivi”.
-Quindi lei è intenzionato a non dichiarare partita chiusa.
“Neanche per sogno. Non voglio neanche fare cenno alla terminologia usata dalla signora per aggettivare la mia persona, è solo una maleodorante caduta di stile che non merita neppure replica ma sulle bugie non ci passerò sopra. Torno a ripetere che in settimana darò mandato ai miei legali per depositare una querela nei confonti della signora Pierdomenico”.
-Qual è il motivo, a suo giudizio, di queste dichiarazioni fatte con D’Ambrosio?
“Non saprei proprio dirlo; anche se potrei fare facili battute su questo intuendo, probabilmente, cosa possa dare fastidio alla persona in questione ma, dato che sarebbero solo supposizioni mie personali, non fanno testo ne prova. Avremo modo di verificare se la signora Pierdomenico vorrà ribadire ciò che le viene attribuito nella trascrizione dell’intercettazione, davanti ai magistrati”.
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