C5, ASD Pescara – AGSM Verona 6-0


PESCARA – LEGGIERO, BRUNO, SCHURTZ, DUDÙ MORGADO, FORNARI, DE LUCA, SAMPAIO, CANABARRO, CELLINI, JUKIC, NICOLODI, MARCONE, . ALL. MARIO PATRIARCA
AGSM VERONA – MARTIN, CECCHINI, OTERO, MONGILLI, CARONE, ANZOLIN, FORGIARINI, DO NASCIMIENTO, FUSARI, FEDELE, DE MEIRA, CACEFFO, SAUL. ALL. MARCO LANGÈ.
ARBITRI: BAGNARIOL di Pordenone e DI VICO di Ariano Irpino
CRONOMAN: BEDENDO di Rovigo.
RETI: Dudù Morgado al 3’33″ del p.t., Bruno al 7’03″ del p.t, Schurtz al 13’48″ del p.t., Nicolodi al 15’09″ del p.t., Dudù Morgado al 6’02″ del s.t., aut. Fedele al 6’27″ del s.t.
AMMONIZIONI: Jukic (PE)
ESPULSIONI: De Meira (VR)
Partita senza storia e con un destino già delineato ancor prima di giocare. Troppe le assenze del Verona e conseguentemente del tutto squilibrati i valori tecnici tra le due squadre. Patriarca deve rinunciare a Ghiotti, alle prese con un piccolo guaio fisico, e a Davì, messo prudenzialmente a riposo perché in diffida, ma può avvalersi dei due nuovi arrivi di Leggiero e Bruno dal Putignano. Langè ha lasciato a casa mezza squadra a causa delle squalifiche e degli infortuni e fa di necessità virtù, mandando in campo un quintetto inedito, composto da Forgiarini, Fedele, Anzolin, De Meira Lima e Cecchini.
Parte lento il Pescara nella ghiacciaia del Palarigopiano e la prima occasione è degli ospiti, che si presentano in transizione con un 2 contro 1 da brividi. Ci vuole tutta l’esperienza di Schurtz per sventare la minaccia con una estirada provvidenziale che devia la palla in angolo. Pescara, cinica, pochi attimi dopo non ricambia il favore e al minuto tre Dudù Morgado, ben assistito da Canabarro, in scivolata realizza la prima rete. Bruno non fa in tempo ad entrare al 5′ che griffa con celerità supersonica il gol del 2-0, chiudendo magistralmente in rete una bellissima azione in contropiede. Siamo al 7′ e il Verona perde la sua bellicosità iniziale mentre i biancazzurri vanno in controllo. Entra in campo anche Leggiero e la sua fisicità mette ancor più in ambasce i gialloblù. La partita è già orientata e De Luca, sfortunatissimo, sfiora in un paio di occasioni di un niente il 3-0 prima che la premiata ditta Schurtz e Nicolodi, nell’arco di due minuti, metta una pietra tombale sulla gara: 4-0 e tutti a ristorarsi negli spogliatoi. Ripresa inizialmente sonnacchiosa, Verona gioca e combatte ma fa tenerezza e proprio mai riesce ad impensierire la difesa avversaria mentre Pescara sorniona piazza le giuste accelerazioni per colpire. Dudù Morgado è un maestro nel trovare spazi e angoli di tiro che i comuni mortali neanche immaginano e sorprende ancora una volta il malcapitato Forgiarini, che frastornato incassa la quinta rete. La serata è proprio negativa per il portiere veronese, perché neanche trenta secondi più tardi è il suo stesso compagno Fedele a deviare maldestramente, realizzando il più classico degli autogol. Poi più niente o quasi, i gialloblù protesi alla ricerca del gol della bandiera e i biancazzurri attenti a non regalare nulla. Si chiude tra gli applausi degli infreddoliti tifosi pescaresi, che, preferendo i delfini allo shopping prenatalizio, sono stati ripagati da una vittoria larga e convincente. La classifica si fa ogni sabato più bella, senza nessun proclama i pescaresi guadagnano la quarta piazza e i loro sguardi sembrano dire “abbiamo appena iniziato … Il bello deve ancora arrivare”.


08 Dicembre 2012

Categoria : Sport
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