Il Parco Mazzarosa e il Comitato VIA
Roseto – Da Franco Sbrolla http://www.francosbrolla-roseto.it riceviamo: “Già nell’autunno 2005, quando scattai questa foto, che ritrae alcuni tecnici intenti ad effettuare sondaggi abusivi al confine del Parco a mare Mazzarosa, cominciai a temere una possibile deriva petrolifera. E chiamai i Carabinieri e la Guardia Forestale che compilarono due distinti verbali.
L’istanza denominata Villa Mazzarosa, per la ricerca di idrocarburi in un’area di 13,4 Kmq., da Cologna a Scerne di Pineto e dalla battigia alla collina, venne presentata il 31 marzo 2006 dalla società Intergas Più, diventata poi Medoilgas Italia.
E da quella data ho sempre seguito l’iter procedurale attraverso i Bollettini mensili del Ministero dello Sviluppo Economico.
L’ultimo passaggio è stato effettuato l’11 novembre 2011, con la pubblicazione sul B.U.R.A. dell’Avviso di attivazione della procedura di Valutazione Impatto Ambientale.
A distanza di tredici mesi, il 6 dicembre 2012 il Comitato di Via, senza aver minimamente considerato le migliaia di osservazioni inviate da Associazioni, partiti politici e privati cittadini, ha dato parere favorevole, ad eccezione dell’area “riperimetrata” della Riserva naturale Borsacchio e di alcune zone del territorio comunale. Guarda caso, nella Regione Basilicata, dopo la riperimetrazione dello stupendo Parco nazionale Val d’Agri – Lagonegrese, sono iniziate le ricerche di idrocarburi, ed oggi i 60 pozzi petroliferi in attività, e il Centro Oli di Viggiano, con le sue esalazioni tossiche e i continui riversamenti inquinanti, hanno stravolto la qualità della vita dei residenti.
Occorre inoltre considerare che già il sentir parlare di ricerche petrolifere a Roseto, causerà ricadute molto negative sul nostro turismo, sulla nostra agricoltura e sulle attività correlate.
E siccome i sondaggi abusivi hanno avuto riscontri positivi, cosa succederà quando la Medoilgas Italia inizierà l’estrazione di petrolio e di altri idrocarburi?
A fronte di un parere così irragionevole e ingiustificato, da contrastare in tutte le sedi, sono rimasto letteralmente trasecolato quando ho letto la seguente dichiarazione dell’assessore rosetano all’Ambiente: “Esprimiamo soddisfazione per il parere espresso dal Comitato Via che impedisce qualsiasi tipo di ricerca di idrocarburi all’interno del perimetro della Riserva del Borsacchio, e di altre aree”.
Purtroppo, come nella Val d’Agri della Basilicata, la scellerata riperimetrazione dell’area protetta, fortemente voluta e votata dalla maggioranza del Consiglio comunale, ha spalancato le porte alla petrolizzazione del nostro territorio.
E insieme all’assessore, e alla Giunta capitanata dal sindaco Pavone, esprimeranno tanta soddisfazione la società Medoilgas Italia e l’Assomineraria!”.
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